Ogni disco dei nostrani Rhapsody porta sempre con se un' atmosfera di attesa spasmodica, per qualcuno ai limiti del fanatismo e fortunatamente questo non accade solo in Italia, anzi. Alcuni miei amici di Portland hanno certamente aspettato questo album con molto più interesse di me, è bello avere un' ulteriore conferma di quanto, proprio grazie a questa band, si sia innalzato l' interesse dell' estero nei confronti della metal scene italiana. Effettivamente i primi due albums dei Rhapsody hanno raccolto né più nè meno di quanto meritassero, è veramente raro trovare una band che riesca a sfornare consecutivamente due lavori di altissimo livello senza ripetersi. Fatto ancora più raro è che la suddetta band riesca ad avere un approccio così personale al metal da creare un vero e proprio genere, posso dire senza paura di smentita che i Rhapsody sono entrati a pieno titolo in questa ristretta categoria. Era lecito quindi aspettarsi il disco della conferma definitiva, così non è stato. Sinceramente devo dire che il fatto non mi ha sorpreso più di tanto, che qualcosa non fosse andato per il verso giusto lo avevo già intuito dall' ascolto del singolo "Holy Thunderforce", una canzone forzatamente "easy" e piuttosto banalotta, decisamente non all' altezza degli standard compositivi dei triestini, mi aveva deluso soprattutto la caduta di stile del coro, più simile ad un canto di natale che ad un refrain metal. Quando sono venuto in possesso di "Dawn.." ho scoperto con disappunto che il tanto vituperato singolo era certamente fra le migliori composizioni del lotto, e questo non è certamente quello che noi tutti ci aspettavamo dai Rhapsody. La cosa peggiore, se si riesce ad andare oltre i cori epici e i classici stacchi medievali d' effetto, è quell' orribile feeling di svogliatezza che si sente fa le tracce del disco, mi spiego meglio: sembra di ascoltare l' ultimo lavoro di una band che milita sulle scene da anni e che non ha altre scelte che riciclare mal volentieri e mediocremente i cliché che l' hanno resa famosa. Questo discorso potrebbe andare bene per i Kiss, ma i Rhapsody hanno 5/ 6 anni al massimo, e che diamine, uno sforzo potevano pure farlo!!!!!!! Il sound si è semplificato di parecchio, ma non mi sembra che questo giovi all' aggressività del lavoro, anzi, "Dawn.." risulta essere un disco estremamente "rilassato" che, per un album di power metal è la cosa peggiore, per non parlare delle canzoni, che spesso e volentieri sconfinano nel semplice cattivo gusto. Ora sono il primo ad ammettere che Turilli e soci hanno sempre camminato in bilico fra genialità e ridicolo, ma questa volta purtroppo non sono riusciti a ripetere la magia che così bene gli era riuscita nei precedenti dischi. Durante l' ascolto di canzoni canzoni quali "The Village Of Dwarves" o la pessima strumentale "Trolls In The Dark" ho avuto la strana impressione di ascoltare un gruppetto che volesse imitare i Rhapsody senza però averne le idee e la freschezza compositiva, e di certo non si può dire che la produzione, insolitamente piatta e priva di mordente, aiuti il disco a risollevarsi dalla mediocrità imperante. Credo tuttavia che molti di voi apprezzeranno, nonostante tutti questi indubbi punti di demerito,"Dawn Of Victory" perché comunque continua a ripetere pedissequamente quegli stilemi che hanno reso famosa la band triestina, a questo proposito ho già sentito alcune persone affermare che questo sia il miglior disco che i Rhapsody abbiano mai fatto! Dal canto mio preferisco tornare ad ascoltarmi "Legendary Tales" o " "Symphony..." sperando che questo sia stato solo un incidente di percorso e che i nostri mighty warriors tornino al più presto ai loro fasti originali.