Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2007
Durata:45 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Magic Arts Publishing

Tracklist

  1. SERENADE FOR THE FALLEN (INTRO)
  2. DRESSED IN BLOOD
  3. HERESY
  4. SCARRED
  5. SUFFER THE FOOLS
  6. FATALIST
  7. GEMINI IS THE SNAKE
  8. INSTIGATOR
  9. REMNANT SONG
  10. NINEWINGED SERPENT

Line up

  • Legion: Vocals
  • Joinus: Lead and Rhithm Guitars
  • Tomas Nillson: Bass, Lead and Rhythm Guitars
  • Emil Dragutinovic: Drums
  • Markus Lundberg: Selected Lead Guitars

Voto medio utenti

"Ninewinged Serpent" è l'album di debutto dei Devian, band svedese figlia di due black metallers di spicco, vale a dire i due ex-Marduk Legion (voce) ed Emil Dragutinovic (batteria). La band, originariamente chiamata Elizium, nome che mi riporta alla mente alcune imprevedibili situazioni del gioco di ruolo Vampiri, ha cambiato denominazione in Devian per l'appunto in concomitanza con il fortunatissimo contratto per la tedesca Century Media. Dato il calibro della personalità dei due musicisti citati pocanzi se da un lato questo primo album parte galvanizzato dal prestigio della firma che porta, dall'altro, soppesandolo nella sua interezza (e con una bilancia imparziale e che non cede all'entusiasmo di strizzare l'occhio a un leader quale Legion), manca di quel quid di sostanza che fa mantenere alti i livelli d'ascolto dal principio alla fine. Si parte con l'intro "Serenade for the fallen", dal sapore gotico e per certi versi in stile Opeth ma misto ai Dissection, che cede il passo a un brano come "Dressed in Blood" con cui si cambia registro compositivo e qualitativo grazie all'efficiente cantato di Legion e al tappeto di suono dall'incedere deciso grazie soprattutto alla poderosa batteria di Dragutinovic, mentre le chitarre danno quel tocco di armonia al tutto senza però eccellere in originalità. L'inizio ricorda la cattiveria dei Morbid Angel ma varia tempo e velocità più volte e termina poi rallentando gradualmente come farebbe uno stereo portatile con le batterie scariche, una espediente questo che ci è già stato propinato in altre occasioni ma che comunque non guasta. Proseguendo l'ascolto ci si imbatte in "Heretic" che si presenta a tratti molto più vicina al black metal ma che conserva una melodia di fondo che va a smussare la potenza e la velocità della doppia cassa e al contempo ricorda gli Scarve, mentre poco dopo arriva "Scarred" che sorprende con un'apertura degna dei Fear Factory di Body Hammer (richiamo che ritorna nel corso del pezzo) e che alterna un death tirato a delle parti malinconicamente ispirate a Opeth e Pain of Salvation, pezzo intriso di citazioni e che accontenta tutti, molto valido strategicamente parlando. In "Suffer the fools" spiccano i riff thrash e questo fa comprendere, analizzando quanto detto finora, la natura poliedrica dell'album. La tracklist però fa affidamento soprattutto sulla prima parte del lavoro, delineando quanto la band ha da offrire e dimostrando un generale savoir fair in diversi ambiti e questo è indubbio ma poi la seconda parte dell'album tende ad essere leggermente ripetitiva e ciò causa un calo che influisce sul giudizio finale, anche se oggetivamente stiamo trattando di un genere che è stato esplorato e rivisitato in innumerevoli varianti e trovare la chiave giusta per la porta dell'originalità è un'impresa più che ardua. Ecco perchè pezzi come "Investigator" pur essendo validi ed egregiamente suonati fanno fatica a spiccare. Del resto per dovere di cronaca bisogna segnalare a tutti i fan dei Marduk, nel caso in cui si aspettassero una similitudine di approccio stilistico, che i Devian se ne discostano andando in direzioni meno estreme e che vanno ad attingere e a mixare elementi disparati, passando dagli Slayer ai Dissection più epici e questo era proprio nei piani iniziali di Legion, che lasciandosi alle spalle i Marduk ha voluto comporre in modo nuovo e diverso rispetto al passato. Per quanto mi riguarda il giudizio rimane comunque sulla sufficienza e aspetto in ogni caso di vedere e sentire una prova live per sbilanciarmi maggiormente.

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