Giocando un po' con il titolo del demo (il primo per i pugliesi "Darkest Insania") è inevitabile ammettere che qualche "imperfezione" è sicuramente evidente…
Formatisi solo nel 2006, i Darkest Insania si sono ben presto lanciati sulle orme di un Death Metal di stampo nordico, tra le influenze della scena Swedish (passando dai Dark Tranquillity sino ai Dissection) e quelle dei finlandesi Children of Bodom.
Sono pertanto evidenti le ingenuità di un gruppo agli esordi, sia per l'aspetto compositivo sia negli arrangiamenti, mentre a livello di singoli dobbiamo segnalare qualche approssimazione di troppo nella prova di Francesco Montefusco, discreto nelle parti in Scream/Growl ma in difficoltà quando servirebbe un approccio più cantato, ed alcuni passaggi fin troppo scolastici da parte della tastierista Chiara Maggio.
Nelle prime tre canzoni, "Dream of Coldness and Desire", "Unreachable, Forever" e "On a Blind Pathway", i Darkest Insania si propongono in composizioni dalla media durata, dove cercano di bilanciare il proprio loro lato aggressivo con quello più dark e melodico, concedendo larghi spazi di manovra alle tastiere di Chiara Maggio. Ma le cose non sembrano filare come probabilmente questi ragazzi vorrebbero, proprio per quei difetti sui quali mi sono già espresso in precedenza e che emergono in maniera più evidente sugli 11 minuti della conclusiva titletrack, una lunga suite dove diversi spunti si susseguono e si accavallano talvolta in maniera un po' approssimativa.
Errori di gioventù, che i Darkest Insania si lasceranno ben presto alle spalle.
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