Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:25 min.
Etichetta:Anticulture

Tracklist

  1. INTRO
  2. WORLD BREAKER
  3. HUNGER FROM THE DEAD
  4. HOME MOVIES
  5. TERMINATED
  6. ONSLAUGHT
  7. THE OPPOSING VIEW
  8. TWILIGHT OF '68

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Non so quanti di voi conoscano i Terminally Your Aborted Ghost, o li abbiano almeno sentiti nominare; per chi già ha dimestichezza con la band sopracitata ho delle buone notizie: i The Grieving Process sono il gruppo che fa per voi.
Bastano le poche note di "World Breaker" per ritrovare tutti gli elementi che si possono ascoltare in "Suicide As Self Expression" e "Inanimately Soundless" dei TYAG: il gruppo si fa autore di un grind dalle tinte decisamente moderne, in grado di coniugare felicemente l'estremismo tipico del grindcore dei padri Napalm Death e Repulsion con influenze e soluzioni meno datate.
Non solo quindi becera violenza sonora, ma anche un ricorso piuttosto sistematico a dissonanze varie e breakdown possenti e monolitici, in grado di dare respiro alle composizioni e all'ascoltatore e di rendere maggiormente variegati i pezzi. Immancabile poi la voce sporchissima e lercia ad accompagnare cotanta furia sonora che sprizza odio da ogni singola nota.
Non si può certo dire che i The Grieving Process esagerino con la quantità, poichè "Assimilated Deformation" è composto da solamente otto pezzi (tra cui un intro se vogliamo superflua), a cui fa però da contraltare la qualità degli stessi: in soli 25 minuti di durata dell'album non c'è un momento di noia nè una canzone sottotono, il che gioca decisamente a favore della band.
Peccato invece per la produzione e più in generale per i suoni, con una batteria decisamente approssimativa con un rullante simile a una padella e con chitarre a tratti zanzarose.
Nulla di drammatico, anzi, come nel caso dei Terminally Your Aborted Ghost questo "Assimilated Deformation" acquista un aura grezza e spiccatamente underground che non potrà non riscaldare i cuori dei grinder più affezionati.
The Grieving Process promossi largamente quindi, ennesima dimostrazione di come la musica estrema sia spesso in grado di evolversi mantenendo ben salde le proprie radici e contemporaneamente guardando con fiducia al futuro.
Consigliato caldamente ai fan dei Terminally Your Aborted Ghost, mentre chi non conosce nessuna delle due band un invito a procurarsi qualcosa; ne vale davvero la pena.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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