Durante la writing session del nuovo album dei Lion’s Share, “Emotional Coma”, uscito a luglio, il chitarrista Lars Chriss e il bassista/tastierista Sampo Axelsson hanno trovato il tempo di mettere in piedi un nuovo progetto che ha permesso loro di esplorare terreni diversi rispetto al sound prettamente heavy metal della loro band. Nasce così questa nuova release, “Road to ruin“, che rappresenta un omaggio dei due musicisti alle sonorità con cui sono cresciuti e che hanno imparato ad amare fin da bambini. Siamo sul terreno di un classic hard rock che strizza moltissimo l’occhio ai grandi che hanno fatto la storia di questo genere come Rainbow, Whitesnake, Deep Purple e Black Sabbath. Nonostante il songwriting non sia particolarmente originale e si perda più volte in composizioni mid-tempo un po’ prolisse e poco accattivanti, il risultato nel complesso è più che discreto grazie anche alla ottima qualità di produzione e alle interessanti performance degli altri due componenti della band, Thomas Broman che dietro le pelli ha già collaborato con gente del calibro di Glenn Hughes e Matti Alfonzetti che in non poche occasioni (soprattutto in “The only one” e “Until I see the sun”) dimostra di avere un ottimo talento vocale, perfettamente a suo agio con il groove rock oriented delle varie composizioni.
Che dire, per i fan più accaniti dei gruppi sopracitati un’interessante occasione per apprezzare una reinterpretazione in chiave moderna di suoni che appartengono alle band storiche degli anni ‘70/‘80. Per coloro che invece passano nei territori dell’hard rock solo di sfuggita forse è meglio lasciar perdere e dedicarsi all’ascolto di classici come “Heaven and hell” o “Rising”, sicuramente di ben altra pasta….
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?