I DeathKiller (quando si dice la banalità nei moniker) annoverano tra le loro fila ex membri di Hatebreed e Most Precious Blood e ci consegnano una mezz'oretta scarsa di hardcore leggermente venato di metallo ma a dire il vero abbastanza standard per non dire banale.
Tredici (si non c'è nessun errore qui accanto, sul retro del cd figurano dodici tracce ma in realtà ce ne sono tredici) brani brevi che passano molto veloci e senza incidere. Per intenderci, non ci sono particolari elementi, soluzioni compositive o ancora scelte nella produzione che fanno storcere il naso. E nemmeno la prestazione dei tre musicisti. Il problema è "unicamente" una passabilità generale delle composizioni che non lasciano assolutamente nulla all'ascoltatore. Insomma non scatta quell'impulso ad andare a riascoltarselo. Alcune canzoni sono piacevoli, vedi "Man Alone" e "Celebrity DJ", ma è davvero troppo poco per giustificare l'acquisto.
I die hard fan dell'hardcore ci troveranno sicuramente un loro fascino, ma solo ed esclusivamente loro e, per inciso, questo album glielo lascio volentieri.
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