Copertina 7,5

Info

Demo
Anno di uscita:1998
Durata:13 min.

Tracklist

  1. WHERE ANGELS WORK
  2. THE INNER SINNER
  3. VIOLATED
  4. ETERNAL RAGE

Line up

  • Max: vocals, guitar
  • Steo: drums
  • Dave: bass

Voto medio utenti


Per interpretare al meglio il demo di questo gruppo della cintura torinese, sono dovuto ricorrere allo spelling: si scrive Homicide Hagridden, si legge Slayer. Il gruppo americano è sicuramente più di un'influenza, ma in ciò non ci vedo nulla di male, meglio che rifarsi a gruppi che non sanno nemmeno cos'è l'Heavy Metal.. Le quattro canzoni presenti su "Where Angels Work" sono ben composte ed eseguite, e la stessa cosa vale anche per la produzione, grazie a Tommy Talamanca (Sadist) ed ai Nadir Studios, lo stesso CD è confezionato in maniera sicuramente professionale, però ho notato la mancanza dei testi. Ho iniziato alludendo a similitudini con gli Slayer, il cantante (e chitarrista) Max sembra la copia di Tom Araya... ma non una copia sbiadita o forzata, infatti, si rende autore di un'ottima performance ben inserita nelle trame e nei riffs thrash degli Homicide Hagridden, e se non fosse per talune incertezze quando "strilla" potrebbe facilmente passare veramente per Araya. I termini di paragone non si fermano qui, alcuni passaggi e riffs sembrano proprio prelevati dai loro album (su tutti il mitico "Reign in Blood"). Vale per tutte l'esempio di "Eternal Rage" che parte a mille e rallenta nella seconda parte, dove l'aria si fa più pesante, l'andamento diventa claustrofico e si mette in luce il batterista Steo, che mostra doti tecniche e potenza non indifferente. Uno dei brani che preferisco è sicuramente "The Inner Sinner", che propone delle belle trame di chitarra, sopratutto nella prima metà del brano, mentre in seguito, si possono notare anche degli interessanti interventi di Dave al basso. L'atmosfera di questa canzone mi ricorda tantissimo un album di cui forse il ricordo si è perso nel tempo, quel "Mayhemic Destruction" con cui debuttarono gli australiani Mortal Sin. Facile criticare un gruppo che si rifà a dei maestri del genere, ma guardatevi attorno: capita tutti i giorni anche con gruppi ben più famosi! Inoltre, non tutti alla fine riescono a reggere certi confronti. Gli Homicide Hagridden, si!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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