17 anni non sono pochi e la Scarlet, appena "persa" contrattualmente la band, da poco accasatasi con la spagnola Locomotive, ne approfitta per pubblicare un doppio cd best of dei capitolini Stormlord, intitolato "The Legacy of Medusa", che passa in rassegna quasi tutta la carriera della band, a partire dal 1997, con la pubblicazione per intero dell'ormai introvabile EP "Under the Sign of the Sword" fino ad arrivare all'appena pubblicato dvd "The Battle of Quebec City", registrato a Giugno 2006, di cui la traccia audio trova posto sul secondo cd della raccolta.
Unico escluso quindi risulta l'essere "Supreme Art of War", uscito originariamente nel 1999 per la defunta e desaparecuda label tedesca Last Episode che ne detiene i diritti, ma in ogni caso coperto dalla presenza di "Where My Spirit Forever Shall Be", pezzo portante di quel lavoro, qui tratta dall'omonimo EP del 1998, e di "A Descent into the Kingdom of the Shades", in versione live, sempre sul secondo CD.
Certo, gli Stormlord nell'arco della loro storia sono cambiati davvero tanto e suscita un po' di curiosità, mista ad ammirazione, passare dalla sinfonica e complessa "Under the Boards", molto in vena Dimmu Borgir, alla seminale "Under the Sign of the Sword" in cui sembra di ascoltare un'altra band, non solo per la qualità della produzione ma proprio per la musica proposta...ed in effetti, di quella formazione ad oggi è rimasto solo il cantante Cristiano Borchi, allora anche al basso.
Tuttavia l'intero EP risulta oggi molto old fashioned, senza dubbio molto diverso dalle produzioni attuali ed interessante all'interno di questo best of.
I restanti album sono ben equamente rappresentati e trovano posto le ottime "Wurdulak", "Oath Of The Legion" e "The Gorgon Cult" dall'omonimo album, mentre dal precedente "At the Gates of Utopia" troviamo "Under The Samnites' Spears", la potente " I Am Legend", da cui fu tratto anche un videoclip horror, e "Xanadu", più la versione EP di "The Curse of Medusa", notevolmente superiore a nostro avviso a quella presente poi nel full length.
Infine giusta, anzi sacrosanta, l'apertura lasciata a "Where My Spirit Forever Shall Be", pezzo ormai di fatto cavallo di battaglia della band, peraltro anch'esso qui presente nella più indovinata edizione del 1998.
A conti fatti sicuramente un ottimo acquisto alla luce del numeroso materiale contenuto, tra live e pezzi ormai irrintracciabili, che potrà soddisfare sia chi cerca un primo approccio con la band sia i fans di prima data degli Stormlord.
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