Da quando sono nati, i
Letzte Instanz hanno sempre dato vita a releases più che interessanti, ma è indubbio che solamente negli ultimi anni (ed oggigiorno più che mai) con l'attenzione mondiale spostata sulle uscite di bands teutoniche che cantano in lingua madre (mamma mia che break clamoroso ha suscitato l'esplosione mediatica di Rammstein!!!) che nostri hanno visto ampliarsi enormemente il mercato.
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Das Weisse Laid' riprende diverse composizioni dei
LI, riproponendole in versione acustica (completando l'opera con 4 nuove composizioni, ovvero 'Winter', 'Das weisse Lied', e le strumentali 'Eros' e 'Mutter') con un risultato veramente ottimo.
Il dischetto in questione è così un platter ricco di melodie e di affascinanti soluzioni stilistiche, in primis gli arrangiamenti degli archi e del pianoforte, sempre incisivi e decisamente d'effetto.
Non da sottovalutare è la produzione, morbida e dinamica al punto giusto, in grado di rendere ancora più soffice il mood totale dell'album, perfetto per chi ha un debole per il gotico ed il folk, ma anche per il pop di un certo livello (ovvero non banale o scontato).
Utilizzando solamente chitarre acustiche e rifiutando completamente quelle elettriche, i
Letzte Instanz riescono perfettamente a creare un sound magico, che spazia da dolci ballate a songs più movimentate, a volte dal sapore zigano a volte estremamente teatrale e noir, ma sempre con un grado di ispirazione molto alto.
A nota di fondo, oserei definire veramente bizzarra la cover di '
Heroes' di
David Bowie, completamente stravolta, a cominciare dalla lingua (germanica), per finire agli archi ed al piano.
Assolutamente da valutarne l'acquisto!
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