Dire che questi Yggdrasil sono partiti con il piede sbagliato è dire poco, a cominciare da un artwork che sembra lo sfondo standard di Windows XP in salsa Pagan/Viking Metal, disegnato però da un bimbo di cinque anni. Ma il problema ovviamente non è l'involucro, è il contenuto che spesso e volentieri non perviene. Più che altro arriva un superficiale quanto banale e approssimativo Viking Metal con tutte le svariate declinazioni del caso. Nove lunche canzoni in cui la noia è una costante insormontabile, è tutto così spento che è molto facile iniziare a sbadigliare e iniziare a fare con il capo avanti e indietro dal sonno soltanto dopo due canzoni. I difetti maggiori sono una produzione per nulla incisiva, quasi eterea, che non graffia. Tutto il resto invece è una scontata riproposizione dei soliti schemi del settore, cori imponenti (quanto gratuiti) e melodie acustiche dai toni Folk che a dire la verità non vanno proprio da nessuna parte. Kvaellningsvindar Oever Nordroent (titolo rigorosamente in lingua madre, of course) soffre della sua globalità, un album che non decolla e non intrattiene, se poi ci si mettono scivoloni imbarazzanti come nella prima I Nordens Rike dove verso la fine il cantante accenna ad un falsetto dalle qualità improbabili il gioco è fatto. Troppo lungo e prolisso, spesso frettoloso, questi Yggdrasil non credo faranno breccia nei cuori degli appassionati, urge una terapia d'urto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?