Introdotto da una cover ammaliante quanto completamente attinente al titolo del disco, ecco ripresentarsi dopo un solo anno i terremotanti e sempre scatenati Psychopunch. Giunti alla quarta release per la White Jazz Records, gli scandinavi proseguono sulla strada di un rock’n’punk gradevole quanto efficace, inanellando undici tracce energiche in pieno stile svedese. Sulle orme in primis di Hellacopters e Glucifer, e conferendo al tutto un taglio più punk oriented, gli Psychopunch aprono le danze con l’anthemica “Back In The Days”, lasciando intuire fin dalle prime battute quale sarà l’orientamento di tutto il lavoro. In continuo bilico tra Wildhearts e MC5, la band offre una sana mezz’ora di rock’n’roll che se nulla offre in termini di innovazione assicura di contro una gustosa colonna sonora per “vigorose” bevute nel vostro pub preferito o un adeguato sottofondo per le vostre ore passate a guidare. Prodotto nei Sunlight Studios da Thomas Skogsberg (Hellacopters, Backyard Babes) e arricchito dai guest di PO dei Puffball e di Nix e Hasse dei The Nomads, “The Pleasure Kill” ha nel suo interno tutte le carte per poter proiettare i suoi autori verso un successo già proprio di altre compagini compatriote. Se le sorti di questa band saranno ancor più rosee rispetto al passato si vedrà con il tempo, di certo da parte mia corre l’obbligo di segnalare a tutti gli amanti del rock deciso e spontaneo un dischetto che sarebbe peccato ignorare.
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