Dperd - Regalerò Il Mio Tempo

Copertina 8,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2008
Durata:61 min.
Etichetta:My Kingdom Music
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. CUORE MALATO (5:07)
  2. COME SARà (4:46)
  3. PER TUTTO QUELLO (6:35)
  4. ALI (DE) (4:51)
  5. IL BUONO IL BRUTTO E L'OSCURO (4:29)
  6. SOGNI PERSI (5:51)
  7. DIMENTICA (2:55)
  8. DISTRIBUTED BY: 8) CHIUDO GLI OCCHI (4:22)
  9. PIANGO (5:39)
  10. REGALERò IL MIO TEMPO (3:47)
  11. STROPICCIOLA (5:28)
  12. SOGNI PERSI "PERFORMED BY NEN.T.E."

Line up

  • Valeria Buono: vocals & keyboards
  • Carlo Disimone: guitars, bass, keyboards & drums

Voto medio utenti

Il progetto Dperd è il frutto degli sforzi di Carlo Disimone e Valeria Buono, ex membri dei Fear Of The Storm. Questo “Regalerò il mio tempo” è il secondo full-lenght dopo “3non” del 2006.
Il sound del duo è minimale, oscuro, decisamente figlio di un certo modo di intendere la Darkwave di bands come Cure e Cocteau Twins, così come pure richiamato nella bio.
Il tutto ruota intorno alle atmosfere create dalle tastiere, eteree, sognanti, quasi sospese nel tempo, cui si accompagna la voce di Valeria, la quale non stupisce per tecnica o estensione vocale, o almeno non ne fa sfoggio, ma si limita quasi a narrare, melodiosamente, i testi, alcuni davvero molto belli.
Il disco non colpisce subito, all’inizio, anzi spiazza. “Cuore malato” non è un pezzo facile, e bisogna ascoltare questo disco più e più volte per penetrare nei suoi misteri, e lasciarsi penetrare.
È un disco sul quale è difficile sintonizzarsi, perché il mood è liquido, oscuro, onirico, ma una volta posizionati sulla giusta frequenza, inizia un viaggio, soffuso, delicato, raffinato, e anche la voce di Valeria, che prima spiazzava, diviene un soffio che lambisce l’anima.
Citare un pezzo piuttosto che un altro sarebbe far torto al lavoro compositivo in toto, ma lasciate che esprima la mia ammirazione per “Piango”, che anche dal punto di vista lirico, forse esprime il manifesto della poetica dei Dperd.
Questo disco conquista e stupisce, venendo fuori alla distanza, fino a scoprire di non poterne fare a meno, anzi di volerne ancora di più. Come è capitato a me, che ho ascoltato i 61 minuti di questo disco quattro volte in una giornata. Il voto è meramente indicativo.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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