La fortuna non ha sicuramente dato una mano ai Powers Court, terzetto statunitense attivo sin dal 1990 (all'epoca come Equinox), visto che sono state davvero tante e drammatiche le vicissitudini che hanno dovuto affrontare tra il loro secondo album "Nine Kinds of Hell" (2001) ed il suo successore, il nuovissimo "The Red Mist of Endenmore", uscito nuovamente per la Dragonheart Records.
Si tratta di un concept album, basato su un'avventura Fantasy scritta dalla cantante/chitarrista del gruppo, Danie Powers, che si snoda su una colonna sonora a base di Epic, Power (quello made in USA) e NWOBHM. Subito dopo l'introduzione, atmosferica e tenebrosa di "Ab Initio", tocca prima ad una "The Prophecy" che ricorda non poco i Mercyful Fate, con la cantante Danie Powers sulle orme di King Diamond, e quindi ai ritmi più sostenuti ed articolati di "Power Tapestry" e di "A Somber Day". E queste sono grosso mode le stesse coordinate sulle quali si snodano le vicende narrate lungo "The Red Mist of Endenmore", che ci portano fino alla conclusiva e melodica "Vain Regrets" (la speedy "Cold Day In Hell" è una bonus track, credo svincolata dal concept).
Certo, lo stile vocale di Danie Powers è piuttosto particolare, toni alti ed enfatici, ma dopo le prime perplessità le cose vanno via via sempre meglio, purtroppo i suoni ovattati e confusi non aiutano certo le canzoni a venir fuori, penalizzando non poco la resa complessiva dell'album, che avrebbe meritato ben altro supporto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?