Prendete gli Evanescence, aggiungete una spruzzatina di Mtv, un artwork fichissimo e un pò di battage pubblicitario: eccovi serviti i
Manzana, heavy band finlandese, le cui coordinate sonore davvero ben poco si discostano dalla band di Amy Lee.
A voler essere sinceri, i Manzana tendenzialmente rinunciano un pò alle melodie ad ogni costo, ai giochetti melodici al pianoforte, preferendo spesso un sound più robusto e corposo. Ed infatti, questo disco suona decisamente più 'cattivo' dei cugini statunitensi.
E' altresi vero che in queste nove tracce si fatica a trovare qualcosa di realmente accattivante, quel riff o quella linea melodica che ti faccia segnare sul taccuino questo nome, nonostante la proposta sia ottimamente prodotta e suonata.
E così, brani come l'iniziale
Pain si lasciano apprezzare per il riffing massiccio e potente,
Falling to Pieces sa giocare con le atmosfere, usando con parsimonia ed intelligenza gli strumenti elettronici, sempre ben presenti nei brani, ma mai invadenti od usati con poco ritegno.
Una nota di merito: paradossalmente, per il tipo di band e di proposta musicale che ci troviamo a recensire, manca, in questo
"Nothing as whole as a broken Heart il
lento di rito. Una scelta a mio avviso azzeccata, che mi rende questi tre (o quattro? decidetevi!) ragazzi finlandesi più simpatici, ed allontana (seppur di pochissimo) l'ombra del mainstream.
Ciò nonostante, mi sento di consigliare caldamente l'acquisto del primo
Manzana a tutti coloro che con gli Evanescence ci fanno colazione. Chi cerca uno sprazzo di novità, potrebbe restare un pò deluso.
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