Non penso che Marty Friedman necessiti di presentazione. D’altra parte stiamo parlando di uno dei più grandi guitar hero della storia, noto ai più metallari di voi per la sua militanza nei Megadeth, ma attivo già in precedenza negli Hawai e nei Cacophony, oltre ad aver pubblicato una manciata di ottimi album solisti, il primo dei quali ormai una ventina di anni fa. E questo “Live in Europe – exhibit A” è un giusto suggello alla sua straordinaria carriera solista, nonché un piccolo saggio delle sue capacità con la sei corde.
Residente ormai da anni in Giappone, dove è diventato una sorta di divinità (si sa, i giapponesi sono tipi particolari, e hanno reazioni che noi occidentali spesso non riusciamo a comprendere…), questo cd dal vivo è la testimonianza del suo passaggio in Europa lo scorso anno. Le prime due cose che colpiscono sono una produzione assolutamente perfetta, pur trattandosi di un live cd, e una scaletta sbilanciata leggermente a favore delle vecchie produzioni, come nel caso dei brani estratti da “Dragon’s kiss”, addirittura a discapito di “Loudspeaker”, ultimo lavoro in studio di Marty, anche se la parte del leone la fa senz’altro “Music for speeding”, forse l’album che in assoluto ha riscosso più successo tra i fans di Friedman.
Ovviamente siccome stiamo parlando di un grande chitarrista, il fatto che si tratti di un cd interamente strumentale non deve spaventare quanti di voi non sono maniaci assoluti della chitarra, in quanto ci troviamo davanti a brani di così alto valore musicale che chiunque ami la buona musica non potrà far altro che apprezzare. La chitarra di Friedman ‘parla’, a differenza del suo padrone, molto discreto e riservato, che preferisce, appunto, sia la sua sei corde a esprimersi per lui. E vi assicuro che ci sono dei momenti in cui davvero si sfiora la poesia pura… Non mancano naturalmente quelli che ormai sono diventati piccoli grandi classici come “Angel” o “Tibet”, così come non manca un momento di rilassatezza e divertimento, con la cover del mega classico di Elvis Presley “Hound dog”. L’alternanza tra brani più diretti ed aggressivi e quelli più melodici rende l’ascolto del cd davvero piacevole e mai noioso. D’altra parte penso che trattandosi di Marty Friedman nessuno avrebbe potuto pensare il contrario… se a questo aggiungiamo una gustosa confezione digipack con numerose e belle foto di Marty direi che l’acquisto è davvero obbligato.
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