Dopo quello che molti hanno considerato un mezzo passo falso, parliamo di "Under Satanae", dell'anno scorso,
Fernando Ribeiro e soci tornano a far danni, e stavolta con il piglio e la convinzione che solo i grandi sanno avere.
"Night Eternal" è un disco davvero riuscito; nove tracce nelle quali i nostri si sanno destreggiare come non avveniva da un pò tra riffs massicci, una prova strumentale decisamente superlativa ed un grande Fernando dietro il microfono, mai come stavolta così perfetto nel dosare parti cantate a 'grunts' di matrice black. E' così che il lavoro della band lusitana si bilancia perfettamente, alternando le sue parti più tirate e cattive alle atmosfere claustrofobiche e gotiche che da sempre sono il trademark dei Moonspell.
Apre le danze
"At Tragic Heights", una song inquietante nell'incedere, introdotta da dei versi recitati che creano il giusto mood per l'intero disco. Disco che esplode già con la successiva
"Night Eternal", dove potrete ascoltare riffs di chitarra tra i più belli prodotti dai portoghesi. Ed ancora, pescando qua e là:
"Moon in Mercury" è la Moonspell-song perfetta, cattiva e tirata eppure nera e melanconica, la meravigliosa
"Scorpion Flower" aggiunge, al già nutrito menù del disco, una guest performance di
Anneke Van Giersbergen (Agua de Annique, The Gathering) alla voce, come dire, la ciliegina sulla torta.
Non un suono, non una nota sono fuori posto in un disco che ha stregato il mio lettore cd per giorni e giorni. E, sinceramente, ho stentato un pò a cominciare la recensione, proprio per il desiderio di avere un quadro il più completo possibile di un album che si presenta maturo, intenso, multistratificato nella sua struttura sonora, molto, molto ispirato in fase di songwriting, testi inclusi. Aggiungete a questo una bellissima (ed inquietante) copertina, una produzione da applausi (Tue Madsen, d'altronde, non ne sbaglia una da tempo), ed avrete l'album perfetto di una band in forma strepitosa. Da avere.