Questo “Desire For Torment” dei polacchi Pyorrhoea è uscito nel 2004, ma grazie alla consueta ristampa della Metal Mind Productions, anche noi ne possiamo godere. Ed era proprio il caso, direi.
Brutal/grind corposo, pesante, violentissimo, con un suono grasso, intelligibile, il che ne aumenta la portata devastante.
L’iniziale “Slave” porta fuori strada, perché è la canzone più lunga del lotto ed essendo molto pesante, lascia alla fine quasi esausti, sicché si è portati a pensare che difficilmente si arriverà alla fine del disco tutti d’un pezzo. Non che gli altri pezzi non siano brutali, ma la relativa brevità aiuta a mitigare la violenza degli stacchi grind, delle sfuriate di doppia cassa, dei blast beats di pezzi come “Excrements Of Your Face” e “Anal Arousal”.
Da segnalare il crescendo di “Suicidal Masturbation”, che raggiunge livelli di puro terrore.
L’assalto non ha mai cedimenti lungo i quasi trenta minuti del disco, i quali raccontano di perversioni, orge, massacri, torture e tutto l’immaginario classico al brutal/grind/gore, con tanto di samples.
Tecnicamente la band è ineccepibile, cinque fottuti macellai che sanno bene quando usare la mannaia e quando usare il bisturi.
Che la scuola polacca fosse una delle migliori nel dispensare brutalità a piene mani era risaputo, questi Pyorrhoea sono solo l’ennesima conferma.
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