Leviathan rappresenta completamente quella che è l'attuale evoluzione del Black Metal Americano, spesso coinvolto in territori Depressive, distanti e neri come la pece. E' dai tempi dell'esordio intitolato The Tenth Sub Level Of Suicide che il Sign. Wrest uccide ogni qualsiasi forma di speranza sulla terra, grazie al suo morboso e ipnotico Metallo Nero, che in molti frangenti diventa materia per esplorare mondi paralleli, dove veramente sembra di passeggiare nei meandri di un labirinto fatto di follia e dolore. Ad essere onesto non apprezzai molto il secondo Tentacles Of Whorror, ancora adesso lo trovo forzato e poco ispirato, ma è con questo terzo e devastante Massive Conspiracy Against All Life che si riprende totalmente, dando alle stampe il disco della maturità. Leviathan non ragiona con le solite convenzioni che fanno di una canzone un insieme di strutture logiche, lui agisce per smuovere le corde emozionali più infime di ogni essere umano, per poi trascinarle nell'abisso. Il suo Black Metal è dilatato nei riffs, anche se la sezione ritmica spesso e volentieri si lancia in attacchi veloci e taglienti, e nel mezzo lui con quelle vocals distanti e vagamente filtrate. E' qui che passa il Black Metal di oltre oceano. Se Xasthur concentra le sue forse nel più classico e ormai dilatato Depressive Black Metal, Leviathan ci aggiunge la furia asettica della migliore tradizione. Ecco quindi che dalle viscere emergono Merging With Sword, Onto Them e Made As The Stale Wine Of Wrath, brani minimali nell'approccio, ma robusti nel comunicare disagio e spirito anti-umano. Dura più di un'ora, ma questo non è un limite, perchè l'album in qualche modo si tiene in vita evitando soluzioni troppo forzate che potrebbero affossarlo in un mare di noia. Forse avrete notato come la copertina stoni con tutto ciò, ma Wrest non è nuovo a queste cose, andatevi a rivedere quella del cd precedente. Consigliato a chi vuole darsi il colpo di grazia.