Copertina 8

Info

Anno di uscita:2008
Durata:55 min.
Etichetta:AOR Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. 1. WHEN PUSH COMES TO SHOVE
  2. 2. FRIENDS FOR A LIFETIME
  3. 3. COME TAKE ME HIGHER
  4. 4. LIVE YOUR LIFE
  5. 5. I WANNA HEAR YOUR VOICE
  6. 6. HALF WAY DOWN
  7. 7. I WILL HOLD THE LINE
  8. 8. LOVE IS MAGIC
  9. 9. GLORY AND PAIN
  10. 10. DON’T BOTHER ME
  11. 11. DOING OR NOT
  12. 12. STILL HAVEN’T FOUND IT
  13. 13. FOR JUST A LITTLE WHILE
  14. 14. GO GOING GONE

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Un ritorno col botto questo di Michael Bormann. Dopo la separazione dai Jaded Heart, il biondo cantante aveva già fatto vedere di non avere bisogno della sua band madre per produrre dischi di gran classe. “Conspiracy”, di un paio di anni fa, aveva convinto su tutta la linea, ma questo “Capture the moment” riesce a fare ancora meglio. I Jaded Heart avevano dimostrato il loro stato di salute lo scorso anno con l’ottimo “Sinister mind”, ma non credo di sbagliare se dico che è Michael ad aver vinto la partita. I quattordici pezzi di cui si compone “Capture the moment” sono uno più bello dell’altro, un concentrato di hard rock da manuale, in cui i Bon Jovi di “Slippery when wet”, gli Europe di “Out of this world” e i Whitesnake di “1987” si incontrano per dare vita a qualcosa di veramente esplosivo. Suona tutto molto “bombastic” questo album, dalle ritmiche alle melodie vocali, tutte curate alla perfezione per garantire quell’effetto “arena” così di moda negli States degli anni ottanta. Brani come l’opener “When push come sto shove” (tutta giocata su una linea melodica semplice quanto meravigliosa), la più tirata e ruffiana “Friends for a lifetime”, gli irresistibili inni “Half way down” e “Glory and pain”, sono quanto di meglio il rock melodico degli ultimi anni ci abbia saputo offrire. Lo spettro dei primi Jaded Heart è ovviamente presente, e in più di un’occasione sembra di trovarsi di fronte a quei capolavori di nome “Mistery eyes” o “The journey will never end”. La prova di Bormann dietro al microfono è semplicemente fantastica, ma del resto con un repertorio così sarebbe stato ben difficile fallire! Purtroppo le ballate non funzionano altrettanto bene, in quanto alla lunga risultano mielose ed eccessivamente ripetitive. Tuttavia, “I wanna hear your voice”, con il suo ritornello sdolcinato sì, ma di grande presa, e la conclusiva, acustica “Go going gone”, riescono a guardare negli occhi anche il materiale più energico e tirato del disco. Non c’è che dire: finché Michael Bormann ci tira fuori dal cilindro dischi così, non si potrà che appoggiare il suo split coi Jaded Heart… adesso abbiamo a disposizione due act da pelle d’oca totale!

Recensione a cura di Luca Franceschini
Bormann Michael - Capture the moment

cavolacci luca dalla tua rece questo disco è da comprare subito!!!

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