A tre anni di distanza dall'ultimo lavoro, tornano i Do Or Die, dal Belgio, band che non si è mai distinta particolarmente all'interno del filone metalcore. Con il proprio sound alla Hatebreed, ma con una spiccata italianità dato che due dei componenti hanno origini italiane, i Do Or Die si ripresentano al grande pubblico dopo un silenzio che aveva fatto pensare al peggio.
Questo nuovo album, "Pray for them", ci lascia esattamente dove eravamo rimasti con "Tradition", confermando tutto ciò di buon che era stato mostrato, ma anche gli evidenti limiti di personalità e creatività.
"Pray for Them" chiaramente suona alla grande, ha una produzione devastante, è suonato ottimamente ed è in grado di abbattere i muri, grazie ad un sound corposo, potente, compatto.
Quello che non ha sono episodi veramente degni di nota; il disco scorre via senza picchi e cadute, tra banalità e canzoni scontate. In un genere già decisamente inflazionato e zeppo di band che hanno deciso di cavalcare l'onda, questi Do Or Die non si smentiscono e non riescono a diventare qualcosa in più di un numero in una moltitudine.
Solita immagine, solito sound, solite compressioni, solite canzoni, solito cantato, solite parole. Non so davvero a chi possa interessare.
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