Praticamente sconosciuti qui da noi, altrettanto noti in patria, gli Straight To Your Face arrivano a quattro anni dalla loro formazione, e dopo un EP, al vero e proprio debutto discografico, firmato Scarlet Records. Con un nome così e un titolo come “From the underground we shall rise” c’è poca possibilità di sbagliarsi, questi quattro danesi sono incazzati come iene, e lo si capisce fin dalle prime note del cd. Hardcore sparatissimo e violentissimo, questo troverete nella mezz’ora scarsa di musica contenuta nell’album.
In un periodo in cui, per buona pace dei veri seguaci, l’hardcore è ormai diventato un fenomeno di massa, è giusto rimarcare prodotti validi, e questo è il caso del disco in questione. Coordinate stilistiche? Hardcore alla Agnostic Front, con qualche influenza più moderna alla Hatebreed, ma per fortuna i nostri non sfociano mai nel metalcore, ma limitano le influenze metal più che altro ai suoni, molto corposi e pompati, alla voce di Michel, a volte ai limiti del growl, e ad alcune ritmiche di batteria, con sfuriate di doppia cassa notevoli. Per il resto, dalle strutture ai testi ai riff, ci troviamo di fronte ad un cd hardcore al 100%, per nostra fortuna. L’attacco degli Straight To Your Face è diretto, senza fronzoli, ‘in your face’, appunto, e lo è dalle prima note dell’opener fino alla conclusiva titletrack, senza un attimo di respiro. Era da tempo che non sentivo un disco hardcore così schietto e verace, e devo ammettere che la mia solita e immancabile perplessità iniziale, quando si tratta di una nuova band, è stata subito spazzata via dalla genuinità della proposta.
In un disco come questo è superfluo fare un track by track in quanto tutti i brani sono assestati sullo stesso livello, non ci sono highlights, ed è giusto così. “From the underground we shall rise” va ascoltato tutto di fila, mezz’ora di rabbia e di sfoghi, di filosofia hardcore e di testi di rivolta… Gli Straight To Your Face ci tengono a sottolineare che non sono una band politicizzata, loro vogliono solo proporre la loro musica aggressiva e rompere qualche culo qua e là sparando sulle nostre facce i loro testi sociali e di rivolta. Loro definiscono la propria musica brutal hardcore/metal, e una volta tanto mi trovo d’accordo… mai definizione fu più appropriata! Quando l’attitudine vale più di mille note…
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