Onestamente non so dirvi se siano meglio le tette della cantante in copertina oppure le note contenute in questo disco degli Americani Hydrogyn intitolato Deadly Passions, e il dilemma non è da poco. Volendo invece essere seri bisogna dire che questi Hydrogyn potrebbero fare molto di meglio, e lo si intuisce dalla prima canzone chiamata Rejection, peccato solo che immediatamente dopo si perdano in un mare di vuoto totale, e qualcuno mi deve proprio spiegare l'utilità di brani come On And On, Your Life e anche Over U, ma la lista è molto più lunga. Suonano bene, questo nessuno lo mette in dubbio, ma il loro Hard Rock/Heavy Metal classico è semplicemente anonimo. L' unico elemento di sorpresa è facilmente intuibile nella presenza scenica di Julie, un esemplare veramente notevole, per il resto si vivacchia su scelte stilistiche che non portano da nessuna parte. I continui richiami ai Motorhead, agli Ac/Dc come a tutto l'Hard Rock in generale lasciano l'amaro in bocca. Anche la voce di Julie ben si adatta a diverse situazioni, graffia quando i tempi si fanno più violenti, diventa melodica e armoniosa quando i toni si calmano, il problema è che c'è un costante senso di noia. Ora diciamolo chiaramente, avrà una bella voce, ma niente di che rispetto a tante altre, che magari per loro sfortuna hanno meno tette. A voi l'ardua sentenza, per me rimandati a settembre.
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