Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:50 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DARK MIND
  2. TRUST
  3. OBLIVION
  4. HALEYON DAYS
  5. CATCH 22
  6. AVALON FAREWELL
  7. SKIES OF XENON
  8. FALLING
  9. AERONAUTICA
  10. ENDLESS
  11. STARLIGHT

Line up

  • Erik Blomkvist: vocals
  • Daniel Hall: guitars
  • Gustav Kollerstrom: guitars
  • Marcus Hoher: drums
  • Patrik Jansson: bass
  • Andreas Lindhall: keyboards
  • Kristoffer Von Wachenfeldt: synth, backing vocals

Voto medio utenti

Questi giovanissimi scandinavi (la loro età varia tra i 18 e i 20) sono all'attivo dal 95 con 3 demo ed un debut cd ("Secrets of Life", 2003, uscito solo in Giappone ed ora anche in Europa grazie alla Scarlet che li ha messi sotto contratto), inoltre un mini tour in Germania di supporto ai Threshold e un'apparizione allo Sweden rock festival 2003. Per "Nine" hanno deciso di fare già le cose in grande: produzione affidata a Tommy Hansen (Helloweeen, Pretty Maids), artwork di Mattias Nolen, rispetto al debut cd il sound si fa più maturo, con l'aggiunta di molta melodia ed un tocco di ininfluente new prog (una sorta di incrocio tra Arena, Stratovarius e Kamelot), il cantato di Blomkvist diventa più convincente (un mix di Roy Kahn dei Kamelot e Jorn Lande), mentre dal punto di vista strumentale non si può che elogiare l'impiego smisurato di doppia chitarra e tastiere, che creano un incessante ed arioso tappeto sonoro. I brani sono alquanto piacevoli e sin dal primo ascolto ci rimangono già ben impressi,il tutto in un mix di neoclassic e melodic metal ("Oblivion" e "Haleyon Days" non farebbero certo gridare allo scandalo se venissero programmate al pari di "In the Shadow" dei Rasmus), non mancano le incursioni nel melodic power alla Stratovarius ("Skies of Xenon", con Erik che si lascia andare anche a qualche screaming, un brano che piacerà agli amanti di "Kiss of Judas"). Molto ben presente l'uso dei cori nei refrains e nei brani finali troviamo anche un po' di cambi di tempo e più spazio lasciato alle parti strumentali (la conclusiva "Starlight" farà ancora una volta la gioia dei fans degli Stratovarius). La versione giapponese include una bonus track, "Supernova", l'acquisto è quasi d'obbligo per i fans del melodic power e del neoclassic metal, gli altri si astengano per non finire di lasciare il cd in balia della polvere dopo 2 o 3 ascolti.
Recensione a cura di Carlo Viano

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