Copertina 6

Info

Anno di uscita:2008
Durata:40 min.
Etichetta:Zink
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. WHERE TO TOUCH YOU
  2. CHEYENNE
  3. ONE MORE NIGHT
  4. THERE AIN´T NOTHIN´(WINGS OF JOYFUL THINKIN´)
  5. LOVE IS GONNA GETCHA
  6. CLOSER TO HOME
  7. ALWAYS ON MY MIND (BONUS TRACK)
  8. LOVE IS A POWERFUL THING
  9. CARELESS MOCKINGBIRD
  10. WAITING FOR YOU

Line up

  • Peter Friestedt (chitarra, tastiere)
  • Joseph Williams (voce)
  • Bill Champlin (voce)
  • Randy Goodrum (voce, tastiere)
  • Lou Pardini (voce, tastiere)
  • Bill Cantos (voce, tastiere)
  • Michael Ruff (voce)
  • Stefan Gunnarsson (voce, tastiere, basso, chitarra)
  • Abraham Laboriel (basso)
  • John Robinson (batteria)
  • Tris Imboden (batteria)
  • Tommy Denander (chitarra, basso)
  • Ingemar Aberg (tbd)
  • Wojtec Goral (sassofono, flauto)
  • Magnus Johansson (tromba)

Voto medio utenti

Il titolo di un album a volte dice già tutto di un disco. LA project vol. 2, ultima fatica del chitarrista e compositore svedese Peter Friestedt, con quel titolo da house compilation dell’ultimo dj di grido sembra invece volerci proprio disorientare. LA Project vol. 2 non è infatti altro che il seguito di quel riuscito LA Project vol. 1 in cui Mr. Friestedt riunì alcuni dei più importanti musicisti della scena soft rock per tirarne fuori una piacevole raccolta di pezzi di pura west coast music. Oggi, a 6 anni dal primo capitolo, l’artista svedese ci riprova dando alle stampe questa nuova raccolta, naturale seguito di quella precedente, che si avvale del contributo di artisti di prim’ordine quali Bill Champlin (Chicago), Joseph Williams (Toto), Michael Ruff, Randy Goodrum, Bill Cantos, Lou Pardini (Koinoia), e Stefan Gunnarsson.

In tutta onestà il risultato d’insieme sembra meno convincente di quello del 2002. A parte qualche episodio sicuramente positivo come il pop “catchy” di "Love Is Gonna Getcha", la freschezza di una potenziale hit radio come "Where To Touch You" dall’inconfondibile ritornello in stile Toto e le calde melodie di "Love Is A Powerful Thing" in cui spicca la splendida voce dalle cadenze wonderiane (inteso come Stevie) di Michael Ruff, il resto dell’album appare più che altro un’occasione persa.

L’impressione che si ha alla fine dell’ascolto è che, nonostante la presenza di artisti internazionali di assoluto valore e una produzione curata nei minimi particolari, il progetto del chitarrista scandinavo manchi di anima, risultando in più di un passaggio freddo, anonimo, quasi inespressivo. Che senso ha, per esempio, inserire ben due tracce strumentali, a mio avviso deboli e di puro riempitivo, quando si hanno a disposizione alcune tra le più belle voci del panorama musicale mondiale?

Nel complesso dunque un disco di mestiere, non spiacevole, un rimedio perfetto (pure troppo) alle vostre tendenze aggressive. Francamente dal talento di Friestedt ci saremmo aspettati qualcosa di più. Interlocutorio.
Recensione a cura di Filippo Lazzerini

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