È bello ogni tanto scoprire qualche band sconosciuta, perché parliamoci chiaramente, è dall’underground che oggigiorno arrivano le cose migliori, visto che i grandi nomi sempre più spesso deludono le aspettative di milioni di fans… È per questo che quando ho ascoltato questo “Hasswerk eins” degli Erbsen Des Zorns (assolutamente sconosciuti per me come, credo, per molti di voi) sono rimasto abbastanza soddisfatto. Inutile dire che i nostri non hanno inventato assolutamente nulla di nuovo e che dischi di questo genere band come i Sepultura li hanno fatti quindici anni fa, però nel piattume generale nel quale da qualche anno ci troviamo i tedeschi riescono comunque a tirar fuori un cd che si lascia ascoltare e che convince. Come avrete potuto intuire la base della proposta dei nostri è il thrash metal, quello più moderno e contaminato però, non quello ancorato agli eighties. E non a caso ho nominato la (ex) band di Max Cavalera, in quanto nel sound degli Erbsen Des Zorns ci sono diversi richiami ad album come “Chaos A.D.” o “Roots”, con sfuriate hardcore, quindi, ma anche molto noise. Anche la voce di Sven ricorda in più frangenti quella di Max, se non fosse che i nostri preferiscono cantare in lingua madre. Ed è proprio questo particolare a rendere ancora più appetitosa la loro proposta. Se pensate ad un thrash metal corposo e violento e ci mettete su l’idioma tedesco capirete come il tutto prenderà un aspetto decisamente più cattivo ed inquietante. Ripeto, nulla di sconvolgente, ma se uscissero più dischi genuini come questo, alla scena metal non potrebbe far altro che bene. Date un’opportunità agli Erbsen Des Zorns, se la meritano…
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?