L'ultimo volo dell'Ala Estrema del Disprezzo arriva all'improvviso e non ci mette poi molto a lasciare immediatamente il segno, con il fuoco e con le armi. Già il titolo Vltra la dice lunga, una parola che da sola riesce a spiegare le intenzioni belliche di un progetto musicale che durante gli anni si è evoluto costantemente e in modo maturo e personale, fino alla coraggiosa scelta di adoperare in tutto e per tutto la nostra lingua madre nei testi a partire da Non Dvcor, Dvco. Anche in questa occasione Argento non lascia nulla al caso, regalando a tutti i suoi seguacei il disco più maturo e curato, dalla produzione ai testi per poi passare agli arrangiamenti e al booklet, con quei colori accesi che fanno esplodere agli occhi tutta la potenza delle varie II, III, IV e pure V, ma potrei elencarle tutte. Black Metal Italiano in tutto e per tutto, dai riffs battaglieri, alle atmosfere "epiche" (e non nel senso di come lo intendono molti metallari...), senza escludere ovviamente i testi come sempre curati e mai troppo espliciti, persiste come da Tradizione quell'alone esoterico che affascina, e non poco. Purtroppo questo Vltra sarà l'ultimo disco per Spite Extreme Wing, un testamento che può essere interpretato come un manifesto sonoro, oltre che un richiamo all'immaginario artistico del Futurismo che in alcuni momenti pare rivivere in questa schifosa/afosa estate 2008. Interessanti alcuni arrangiamenti eseguiti con il mellotron, hammond e tutta una serie di strumenti realmente d'epoca, periodo 60/70, interessante. Inoltre impossibile non citare la cover di Helter Skelter dei Beatles (con Herr Morbid dei Forgotten Tomb alla voce), molto originale. Vltra cade proprio nel periodo della quinta stagione, quella di Guerra ed Azione.
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