Il primo lavoro sulla lunga distanza degli italianissimi
Endanger (conosciuti anche come "The IV Mirror", poi chissà perchè....) è in realtà una
summa dei loro demo precedenti, raccolta, organizzata ed arricchita di nuove composizioni create all'uopo. Il prodotto dei 4 è una miscela metal progressive interamente strumentale, dove le chitarre di Samuel e Massimiliano conducono la motrice di questo treno musicale interessante e variegato nelle sue multiformi sfaccettature.
C'è, tuttavia, da sottolineare come non si dovebbe esattamente parlare di "primo full length": proprio il fatto di aver assemblato demo e registrazioni che spaziano nell'arco temporale di un anno e passa, conferisce ai suddetti pezzi produzioni e colori musicali estremamente differenti, passando dalla buona qualità di
"Fury" o
"Beyond the Mirror", alla produzione assolutamente "da cantina" della lunga suite conclusiva
"Waiting for life", nella quale sono più che evidenti gli scarsi mezzi a disposizione per immortalare il lungo brano in questione.
Nevermind, come dicono gli americani; alla fin fine è solo una questione di gusti, e di preferenze: di certo, se cercate un disco che suoni come una qualsiasi delle produzioni esistenti in giro, questo
"Under a Black Sun" è un pò troppo al di sotto degli standard medi del mercato in cui si colloca; se invece, volete andare alla scoperta di una band italiana nuova e dalle potenzialità più che discrete, beh, potreste dare un ascolto a questo prodotto.
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