Se siete appassionati o comunque seguite con medio interesse il panorama metal mondiale, saprete certamente che dietro questi
UnSun, al debutto su
Century Media, si cela l'ex chitarrista dei Vader Mauser, che abbandonate le sonorità death metal dello storico gruppo polacco si è gettato a corpo morto in un gruppo sfacciatamente commerciale e che punta TUTTO sull'immagine di
Aya, che credo sia la moglie di
Mauser, che si diletta a gorgheggiare in un gruppo gothic, ovviamente in bilico tra
Lacuna Coil, Evanescence eccetera eccetera eccetera.
Insomma, si può dire chiaramente che tanto non è una colpa, Mauser s'è rotto le palle di alzare due lire in puzzolenti e minuscoli club e vuole guadagnare quei due euro in più per godersi la maturità e concedersi qualche lusso: non importa se la musica non vale un granchè, tanto oggi anche il metal è corroso dal morbo di Mtv: le cantanti devono essere figone, arrapanti, sexy, così possono essere schiaffate ovunque (in questo caso anche copertina, cioè proprio scandaloso), farci i video, passarli ovunque in modo da creare una sovra esposizione che levati; insomma, tra cd concerti o altro, faccia arrivare qualche soldo e, chissà, tentare il botto che è riuscito qualche anno fa ai Lacuna Coil grazie all'apporto necessario di
Cristina Scabbia.
Gli UnSun giocano su queste coordinate con un disco che più facile e plastico è impossibile comporre: melodie prefabbricate, linee vocali dall'immediata assunzione, chitarre falso-aggressive e la voce di Aya, niente di che ma nemmeno male, insomma una normalissima cantante con una normalissima voce.
E Mauser? Beh, niente da segnalare anche per lui, svolge un semplicissimo lavoro alla sei corde, che tanto questa musica non richiede alcun impegno particolare.
I brani, senza pretendere alcunchè, si lasciano ascoltare com'è ovvio che sia per un genere musicale che punta tutto sul coinvolgimento della massa pecorona e pecoraia, con qualche "punta" più alta ma generalmente con il medesimo livello, anche perchè praticamente sono tutti felicemente uguali.
In definitiva, tralasciando il fatto che io sia un fan dei Vader (altrimenti a questo disco darei 0 con tanto di calcio nel culo a Mauser), questo "
The End of Life" è un album che sconsiglio vivamente a tutti gli amanti della musica metal.
Consigliato invece un ascolto da parte della new wave of audience heavy metal, quella che di questa musica non capisce davvero nulla e che non ha alcuna mira a ciò, che crede che i Trivium o gli Avenged Sevenfold siano "fighi" e che sbava dietro ogni gruppo che presenti due melodie facili in croce ed una minigonna cortissima dietro il microfono.
Questo disco vi entusiasmerà non poco.