Falconer - Among Beggars And Thieves

Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2008
Durata:46 min.
Etichetta:Metal Blade Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FIELD OF SORROW
  2. MAN OF THE HOUR
  3. A BEGGAR HERO
  4. VARGASKALL
  5. CARNIVAL OF DISGUST
  6. MOUNTAIN MEN
  7. VIDDERNAS MAN
  8. PALE LIGHT OF SILVER MOON
  9. BOILING LED
  10. SKULA SKORPA, SKALK
  11. DREAMS AND PYRES

Line up

  • Mathias Blad: vocals, keyboards
  • Stefan Weinerhall: guitars, keyboards
  • Jimmy Hedlund: guitara
  • Magnus Linhardt: bass
  • Karsten Larsson: drums

Voto medio utenti

Negli anni i Falconer hanno espresso una stabilità compositiva ed interpretativa che li ha portati a realizzare sei ottimi album, superando senza particolari problemi anche il momentaneo abbandono da parte del cantante originale, Mathias Blad, sostituito da Kristoffer Gobel su "The Sceptre Of Deception" (2003) e "Grime Vs Grandeur" ('05).
Ma gia dal più recente "Northwind" ('06), Blad si era nuovamente affiancato ad uno Stefan Weinerhall sempre più sicuro al timone della sua creatura, quei Falconer ai quali ha dato vita al termine dell'esperienza con i Mithotyn.
La voce teatrale e ricca di sfumature di Blad garantisce oltre ad un’eccezionale performance anche un taglio interpretativo estremamente personale. Da brividi, infatti, la sua prova su "Carnival of Disgust" (di questa canzone è stato realizzato anche un video) e sulla conclusiva "Dreams and Pyres", marziale, epica e ricca di pathos, un brano degno dei migliori Heavens Gate. Al di là delle sue estrazioni "poco metalliche", Blad si inserisce perfettamente in quel Power Metal ormai distintivo dei Falconer, dalle marcate tinte folk, come sono ad esempio "Vargaskall", "Mountain Men" o "Skula Skorpa, Skalk", e ben si accompagna pure ad una voce femminile su "A Beggar Hero" e nella già citata "Dreams and Pyres", vero gioiellino di un album ben riuscito ed in grado di soddisfare il palato dei fans dei Falconer ed allo stesso tempo di ottenere le attenzioni di coloro che - erroneamente - li hanno sinora ignorati.
Non convince però del tutto la registrazione un po' retrò, che penalizza (stranamente, dato che è stata curata dall'esperto Andy La Rocque) non poco il drumming di Karsten Larsson, altro membro fondatore dei Falconer (anche lui proveniente dai Mithotyn), appiattendone i suoni.
Da apprezzare invece lo sforzo lirico messo in campo da Weinerhall, un approccio comunque mai banale nemmeno in passato, ora incentrato sulle miserie e le difficoltà che avevano afflitto la Svezia nel Medioevo.

Bah... passeranno pure gli anni... i secoli... eppure la miseria tocca sempre alla povera gente.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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