Copertina 8

Info

Past
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:40 min.
Etichetta:Morbid
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. ...OF DIVINITY
  2. IMPULSE
  3. FRACTIONIZED
  4. XENOBIOTIC
  5. REFLECTIONS
  6. IMAGERY
  7. MOMENTO
  8. STRUCTURES
  9. MUTINY
  10. ESSENCE
  11. NEURASTHENIC
  12. TRUTH BEYOND RECOGNITION...

Line up

  • Steven Henry: guitars
  • Ian Campbell: vocals
  • Alexandre Erian: drums
  • Yan Thiel: bass
  • Robin Milley: guitars

Voto medio utenti

Quando meno te l’aspetti ecco che sbuca fuori la sorpresa che ti lascia a bocca aperta. Già autori del debut “Imagery” e dell’ep, con materiale in parte già edito, “A Passage Into Forlorn”, ecco a voi i Neuraxis col nuovo, relativamente (è uscito in America ad Ottobre del 2002), “Truth Beyond…”.
I nostri vengono dal Quebec (Canada), e questo dovrebbe essere già una garanzia e infatti i riferimenti più diretti per questa band sono i connazionali Cryptopsy per quel che riguarda la perizia tecnica e la brutalità e i Kataklysm per quel che riguarda i passaggi più melodici e classici. Sto cercando di tenere i piedi per terra ma la favorevolissima impressione che mi hanno destato questi ragazzi mi mette l’argento vivo addosso. Le songs sono tutte ben strutturate e hanno tutte il crisma della devastazione insito nei cambi di tempo, nelle devastanti accelerazioni tipicamente grind, nelle parti più cadenzate, nel groove animalesco e bestiale di certi rallentamenti da cardiopalma.
Una band completa, fornita di ottima perizia strumentale e che sa dosare brutalità e tecnica, evidenziandole inoltre con inserti melodici veramente belli. Il risultato è una musica così intensa e schizoide che giuro vi farà male il cervello dopo un po’ e menomale che a metà disco c’è una breve strumentale acustica che vi da il tempo di riprendere fiato prima dell’assalto finale. Songs come “Impulse”, “Fractionized” e “Reflections” sono abbastanza esaustive della proposta dei Neuraxis. Da rimarcare anche la produzione che è molto buona e capace di far risaltare tutti gli strumenti, soprattutto le chitarre (molto espressive) e la batteria che ha un suono veramente potente.
Unico neo è l’orrenda copertina che non rende onore alla splendida proposta di questi canadesi. Un definitiva un ottimo platter a base di death metal brutale e tecnico ma al tempo stesso melodico, vario e mai monotono e con una prova strumentale e vocale sopra le righe. Penso che gli elementi ci siano tutti per vederne delle belle prossimamente, ora tocca a voi la scelta, ma lasciatemi dire che chi si perde sto disco commette un peccato mortale.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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