Copertina 9

Info

Anno di uscita:2008
Durata:52 min.
Etichetta:My Graveyard Productions
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. DEAFENING PULSATION
  2. DISMAL GAIT
  3. THE LAST SOLUTION
  4. THE ONLY FUTURE
  5. WAX MASK
  6. LADY SCOLOPENDRA
  7. MASTERS OF FATE

Line up

  • Tiziano Sbaragli: vocals
  • Fulberto Serena: guitars
  • Luigi Paoletti: bass
  • Francesco Taddei: drums

Voto medio utenti

Venti lunghi, lunghissimi anni.
Tanti sono passati dall'abbandono dei Dark Quarterer prima e dell'intera scena musicale poi da parte del chitarrista Fulberto Serena.

Da quel lontano 1988 che vide la pubblicazione del leggendario "The Etruscan Prophecy", di Fulberto Serena se n'erano perse letteralmente le tracce.
Ed oggi finalmente il ritorno sullle scene, un ritorno preannunciato mesi fa con i primi due demo di questa band ed oggi finalmente il nuovo esordio discografico ad opera della My Graveyard Production ed intitolato "Masters of Fate".

Beh, il buon Fulberto ricomincia esattamente da dove aveva interrotto e magicamente 20 anni si trasformano in una manciata di mesi, tanto che viene più che naturale definire "Masters of Fate" come la naturale e semplice prosecuzione di "The Etruscan Prophecy" e dalla scelta del monicker Etrusgrave l'intezione sembra davvero questa: un epic metal da tinte oscure e con un'atmosfera malevola ed inquietante, ovviamente la stessa che permeava i primi due lavori dei Dark Quarterer.

Insieme a Fulberto Serena troviamo nella band Francesco Taddei e Luigi Paoletti alla sezione ritmica, mentre il delicato ruolo di vocalist è ricoperto da Tiziano Sbaragli, in arte "Hammerhead": sia per l'inevitabile confronto col passato sia per il genere proposto, la scelta della voce giusta era fondamentale per la riuscita degli Etrusgrave. E dobbiamo fare i complimenti alla band perchè Hammerhead offre davvero una grande prova, con la sua voce alta e possente che si incastra a perfezione nelle ritmiche disegnate con classe ed eleganza da Serena.

Che il tempo sembri essersi fermato lo si capisce immediatamente con i primissimi secondi dell'arpeggio di "Deafening Pulsation", opener che ci trascina in un vortice di passione, di sensazioni, un perfetto connubio tra melodia e potenza, il tutto sotto la chiave di un epic metal ottantiano ma così maledettamente attuale e coinvolgente, il tutto senza dubbio in uno dei migliori episodi del disco, davvero perfetta come apripista e splendida rappresentante di tutto "Masters of Fate".

Il tocco di Serena è rimasto inalterato nel tempo e lo si riconoscerebbe ad occhi chiusi: anche gli assoli rimandano nettamente ai mille ascolti di brani dei Dark Quarterer come "Devil Stroke" o "The Entity" e d'altronde non vediamo cosa ci sia di male, anzi, l'esaltazione è la medesima.
Anche la già conosciuta tramite Myspace "Dismal Gait" colpisce in maniera incredibile grazie ad un riff portante straordinario, per decollare anche in questa occasione per merito di un assolo davvero epicissimo ed intenso come pochi a livello emotivo.

Anche brani meno immediati come "The Last Solution" e "Wax Mask", dall'alto dell'imponenza dei loro otto minuti di durata, convincono appieno nel giro di pochissimi ascolti, mentre questo non è il caso di "The Only Future" che è sicuramente il brano più melodico, tirato ed asciutto del lotto, nonchè il più breve.

Capitolo a parte merita "Lady Scolopendra", brano che aveva trovato spazio nell'album "War Tears" dei Dark Quarterer del 1994, al tempo in cui Fulberto Serena non faceva più parte del gruppo: è un emozione particolare riascoltare questo leggendario pezzo nella versione degli Etrusgrave, e qualunque fan dei Dark Quarterer sentirà davvero brividi correre lungo la schiena.
Senza fare inutili e stupidi paragoni ci sentiamo di ringraziare tutti questi musicisti per quanto hanno dato e stanno continuando a dare a tutt'oggi al metal italiano ed internazionale con la loro fantastica musica.

Non sappiamo perchè Fulberto Serena sia mancato dalle scene tutto questo tempo, ma ciò che è certo è che siamo felici che sia finalmente tornato: "Masters of Fate" è un gioiello di epic metal, un gioiello senza tempo che sarebbe stato clamoroso 20 anni fa così come lo è oggi.
Qualche difetto di secondo piano qua e là, come un paio di passaggi non proprio esaltanti, non adombra la gioia di poter virtualmente abbracciare di nuovo un personaggio così importante ed una band come gli Etrusgrave che per troppo tempo è mancata all'appello: adesso la mancanza è stata colmata ed il modo di rimediare è a nostra disposizione.
Non lasciamocelo sfuggire per niente al mondo.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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