Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:51 min.

Tracklist

  1. EDEN
  2. AQVA7
  3. MAIKO
  4. IRADEPUTA
  5. BATAUBERGINE FROM TEL AVIV TO BERLIN
  6. JEEZA'S PHYSIODRAMA
  7. BONDAGE HILL
  8. SUMO RODEO
  9. BLUE CUPO
  10. GHIACCIO

Line up

  • Magia: vocals, synths
  • Bianco: bass, vocals

Voto medio utenti

L'ascolto dell'interessante disco dei Geisha ha ritardato notevolmente la produzione delle mie recensioni in questo mese, per colpa della mania di finirne a tutti i costi una prima di andare avanti con le altre! E così, essendomi capitato un album complesso e intricato come "Icelake", numerose ripetizioni si sono rivelate necessarie per comprendere a pieno un gruppo che fa della particolarità della proposta il proprio cavallo di battaglia. Difficile farne una categorizzazione, visto l'enorme sconfinamento in generi anche molto diversi tra loro: elettronica, rock, crossover, industrial, ambient, hardcore. Non si può non lodare la ricerca musicale di questi due ragazzi, ma allo stesso tempo bisogna riconoscere che questo continuo bisogno di variare e stupire l'ascoltatore provoca un senso di disorientamento generale... che mi ha richiesto circa un migliaio di ripetizioni del cd prima di riuscire a capirci qualcosa! Immagino che non molti avranno la mia stessa pazienza, e per queste persone "Icelake" sarà praticamente un lavoro vietato. Senza la costanza nel cogliere tutte le numerose sfaccettature dietro all'approccio vocale continuamente in mutamento, nell'apprezzare alcune parti insistite e quasi "sgradevoli" nel loro incedere stralunato sarà impossibile comprendere la musica dei Geisha, bollandola potenzialmente come inascoltabile. Ma non è assolutamente così! Se solo fosse possibile conciliare l'esigenza di sperimentazione con una struttura musicale più accessibile e votata alla forma canzone... allora lì, posso immaginare, ci troveremmo davanti a un gruppo davvero completo. Una menzione particolare va all'ottima registrazione, chiara e potente, che mette in risalto ogni dettaglio dipinto dalla sapiente tavolozza del gruppo. Che non è neanche male tecnicamente, per un insieme davvero di tutto rispetto! Tuttavia non saprei davvero a chi consigliare questo lavoro... Forse a chi ama muoversi su territori inesplorati, provando secondo dopo secondo il brivido della scoperta senza avere paura di perdersi lungo la strada.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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