Copertina 7

Info

Anno di uscita:2008
Durata:non disponibile
Etichetta:AFM Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. KANN DENN LIEBE SüNDE SEIN?
  2. ALKOHOL
  3. KOMM SüßER TOD
  4. HEILIG
  5. VERDAMMT SIND
  6. DIE DURCH DIE HöLLE GEHEN
  7. HERZDIEB
  8. 1000 FLAMMEN
  9. THIS IS DEUTSCH
  10. ZU STERBEN
  11. MEHR LICHT
  12. KUSS
  13. THIS IS DEUTSCH (SITD-REMIX)

Line up

  • Alexx: vocals
  • Noel Pix: guitars, programming
  • Jürgen Plangger: guitars
  • Oli Pohl: bass
  • René: drums, percussion
  • Maximator: keyboards, programming

Voto medio utenti

Ancora una volta onore e merito ai Rammstein. Eh, si, diciamo che proprio l'esplosione planietaria della band di Mr. Lindemann ha fatto in modo che si scoperchiasse il calderone dell' Electro Metal Gothic Industrial - e chi più ne ha più ne metta - made in Germany.

Ora, Eisbecher centrano solamente in parte marginale con i Rammstein, sia chiaro, ma è indubbio che ora che la band tedesca per eccellenza di questo ultimo decennio è ancora alle prese con i pensieri sul futuro, escano alla ribalta anche altri lavori degni di nota.

Gli Eisbecher sono attivi dal 2003 e fino ad ora han pubblicato 5 singoli e 3 album... quindi non parliamo di assoluti newcomer.
Il suond è oscuro e infetto, in bilico con l'Electro Dance e l'Industrial, sempre caratterizzato da un'ottima dinamica e da una inquietudine di fondo molto marcata.
Il mood è spesso teatrale, e il guitar riffing molto marziale, vedi il retaggio di cui parlavo prima a titolo Rammstein, ma nonostante ciò devo dire che Eisbecher hanno una buona dose di personalità, risultando spesso convincente anche negli episodi più Metal e meno Dance (è forse il lato Dance a essere comunque più convincente ed accurato, in pieno stile dance floor teutonico). In "Sunde " non fa difetto il manico e la verve elettronica (figlia dei Depeche Mode, ricordatevelo bene!), il che si traduce in un ottimo mix dal sapore pieno e convincente.

Un dischetto consigliato per tutti i goticoni, sia per quelli radicati ad un suono più spostato sulle sei corde che per quelli che amano un ritmo ballabile e cadenzato.

Un pregevole lavoro ispirato e ben confezionato, in bilico tra Rammstein e Depeche Mode.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 nov 2008 alle 08:16

disco ancora acerbo e privo di originalità, ma si intravedono delle buone potenzialità. Aspettiamolo alla prossima release.

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