In principio erano i Gathering di "Mandylion" e i Within Temptation, seguirono a ruota Lacuna Coil, Nightwish e tutto uno stuolo di female gothic metal bands, non ultimo questo project nato da un'idea del polistrumentista portoghese Hugo Flores che un po' come Lucassen ha voluto contrastare le idee più ambiziose dei suoi Project Creation con una proposta più melodica e accessibile in stile Stream of Passion avvalendosi della collaborazione online della svedese Jessica Letho (Beto Vazquez's Infinity ) sfruttando un concept che usa i poli opposti come metafora della vita in un mondo dominato da un creatore di illusioni e una società che ha come carburante menti umane e come sangue un fiume di emozioni. A dispetto del foglietto promozionale, qui di progressive c'è solo il nome della label (Progrock records): "Poles" è una minestra riscaldata fatta di loop, sintetizzatori e percussioni elettroniche tenuta in piedi dalla solita voce femminile dal timbro atmosferico, operistico, incantevole, ammaliante che si muove aggraziata in brani quasi tutti uguali tra loro sospesi tra richiami agli Edenbridge, goticismi romantici alla HIM, gorgheggi da sirena appoggiati da sontuose tastiere, ritmiche ossessive scandite dalla drum machine, atmosfere cupe accompagnate dal pianoforte, ballate malinconiche già sentite centinaia di volte ("The piano in the sea"), idem per gli arrangiamenti che rivestono i brani dal ritmo più sostenuto, copie carbone di After Forever, Epica, Within temptation.
Una noia mortale che Flores descrive come "electronic metal with many atmospheric powerful parts".
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