Tribe After Tribe - M.O.A.B. Stories from Deuteronomy

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2008
Durata:66 min.
Etichetta:Rodeostar Records

Tracklist

  1. YHVH
  2. DEUTERONOMY EXCERPT I
  3. SUPREME ONE
  4. BURNING BUSH
  5. TRUTH & RECONCILIATION
  6. EXODUS 2000
  7. RADIO ARAFAT
  8. HOLY CITY WARRIOR
  9. LAMENT
  10. CHIRON
  11. DEUTERONOMY EXCERPT II
  12. UNDERSTANDING THE WATER
  13. DEUTERONOMY EXCERPT III
  14. SHOCK & AWE
  15. RED SKY
  16. WORLD DRUM

Line up

  • Robbi Robb: vocals, guitars
  • Amritakripa: keyboards, vocals, chants, narrative
  • Dino Archon: bass
  • Joey Vera: bass
  • Richard Stuverud: drums, percussion
  • Jesse Spero: drums, percussion
  • Mahesh: percussion
  • Don Lombardo: ambient percussion
  • Eric Ryan: guitars, synth
  • Bingo: screams, guitars, special FX
  • Travis Cline: samples, special FX, backing vocals
  • Hooman Fazly: mystic sufi chants
  • Doug McKern: additional backing vocals, samples

Voto medio utenti

M.O.A.B., il nuovo capitolo in casa Tribe After Tribe è uno di quei lavori che elude la semplice forma di prodotto musicale, e riesce con il proprio continuo donarsi in forme (strumentali, liriche, compositive) diverse a divenire qualcosa d'altro, un qualcosa che si accosta al concetto di viaggio inteso come un rimandare ad altro da se.

Come ben si evince dal titolo, l'album prende in esame Il Deuteronomio, ovvero il quinto libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana, il testo consiste principalmente di tre discorsi (l'album segue da vicino tale suddivisione) che sarebbero stati pronunciati da Mosè, poco prima della sua morte, agli Israeliti nella piana del Moab. Tale architettura lirica, serve ai Tribe After Tribe per mettere in primo piano le tematiche, da sempre affrontate dalla band di Robbi Robb, e che parlano di disuguaglianze sociali, rapporto uomo/ambiente, pacifismo. Quindi ci si trova al cospetto di una operazione che partendo dall'avvenimento storico, posto come monito, si distacca da esso portandolo nel presente, e cercando in tal modo di scuotere la coscienza dell'ascoltatore.

Per ciò che invece riguarda l'ambito musicale in senso stretto M.O.A.B. è un album ibrido (e non potrebbe essere altrimenti, per una band che già dal nome va ad esprimere il concetto di interculturalità) che partendo dalla base del rock alternativo va ad inglobare in se grunge, psichedelia, hard settantiano, cori e ritmi tribali, il tutto con una intensità ed un'originalità fuori dal comune che donano all'intero lavoro la componente dell'unicità. Come già detto M.O.A.B. è un viaggio è come tale va ascoltato ed assimilato nella sua interezza, soffermarsi sulle singole "tappe" cercando di catalogarle, sarebbe una bieca operazione volta allo snaturamento delle stesse.

Un grande album, da parte di una band che non merita di essere ignorata e che lavoro dopo lavoro è pronta a mettersi in discussione, donandosi sempre in maniera unica ed originale.

Recensione a cura di Andrea 'ilcorinzio' Angelino

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