A due anni dal debutto con "The new kingdom" tornano i francesi
Venturia con la solita formula del prog metal che contrappone l'aggressività maschile di Marc Ferreira al tocco passionale-emotivo di Lydie Robin (autrice anche dei testi di alcuni brani), ma stavolta l'effetto novità dell'esordio svanisce nel dare al sound troppa modernità, creando in ogni brano un concentrato caotico di stili più disparati (prog metal, pop commerciale, hip hop, rap, ambient, nu metal) riempito di virtuosismi strumentali fini a se stessi. Preparatissimi tecnicamente e abili nello spiazzare l'ascoltatore con molteplici cambi di tempo, i Venturia di "Hybrid" mancano di sostanza e risultano efficaci in pochi momenti come il refrain di "Swearing lies" che ti rimane da subito in testa incuneandosi tra partiture prog alla Symphony X. Nu metal e suoni troppo campionati, salvandosi nell'iperveloce guitar solo di Sahona, ammiccano al pop rock da classifica ("Be the one") alternando la rabbia nu metal ad un refrain di gran melodia, mixano trip hop e nu metal, ("Pearls of dawn"), ambient rock cantato con voce evocativa dalla Robin in contrasto alle sfuriate rabbiose di Ferreira che avvengono su ritmiche alla Symphony X ("Will you save me"), scopiazzano un po' "Kiss from a rose" di Seal (il tema d'amore di "Batman forever") aggiungendoci un tocco di rock atmosferico e orchestrazioni ("Sparkling rain"), creano impasti corali degni degli Yes anni 80 nel synth pop di "Love gamers" aggiungendo il solito gran momento strumentale,lasciano libero spazio al cantato della Robin nella prima parte di "This women's life" cullandoci tra atmosfere celtiche (Clannad ,Enya) accompagnate dal piano che sfociano in un rock orchestrale-operistico dai toni drammatici chiuso da una parte strumentale,si
lanciano a briglia sciolta nel tecnicismo più sfrenato e complesso ("Subliminated dementia",un titolo che è tutto un programma) per tornare su territori nu metal e rock alternati a improvvisi tecnicismi strumentali con inserimenti di chitarra acustica ,passaggi di scuola jazz funk e velocissimi guitar solos. Difficile e complicato da descrivere,meglio riservargli ripetuti ascolti,rimane però troppa carne al fuoco e troppe sonorità poco gradite ai palati fini dei prog fans .L'edizione limitata include un bonus dvd ricco di extra.
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