Terzo disco e terzo diverso vocalist per i
Drowning Pool. Stavolta, per questo “
Full Circle” è stato reclutato
Ryan McCombs, ex vocalist dei
Soil.
Il disco non tradisce il passato della band, proponendo sonorità heavy in chiave molto moderna, anche se il feeling di questo disco è molto più spostato verso sonorità modern rock rispetto al debutto, chiaro esempio di
Nu Metal di inizio millennio.
Rispetto al passato si nota una maggiore cura nella scrittura delle canzoni, negli arrangiamenti, meno orientati all’impatto e maggiormente votati all’armonia complessiva delle canzoni.
Ecco, canzoni. “
Full Circle” è un album atto di molte belle canzoni, ricche di influenze, esaltate da un vocalist molto dotato, dove la melodia non è quasi mai sacrificata al riffone di “
korniana” memoria.
“
Enemy” è una perfetta hit song, moderna, trascinante, dinamica, come poteva essere “
Bodies”, ma con una maggiore attenzione alla struttura melodica. “
Reborn” è
post-grunge d’alta scuola, che richiama direttamente
Alice In Chains e
Days Of The New.
“
Reason I’m Alive” è semplicemente una gran bella canzone, scritta da
Nikki Sixx, con un chorus semplicemente da brividi, e immagino già l’effetto che potrebbe fare dal vivo. “
Paralyzed” rende ancora tributo al grunge di cui sopra. “
Love X 2” ha un che di glam.
Il disco è un continuo susseguirsi di canzoni quanto meno discrete, mai la noia fa capolino, e penso che questo disco sia perfetto per un road trip.
Chiude il disco l’ottima cover di “
Rebel Yell” di
Billy Idol.
I
Drowning Pool sono ancora vivi e sanno ancora scrivere buona, ottima, musica. Forse non sono ancora riusciti a scrivere il loro vero capolavoro perché si muovono al confine della contaminazione tra molti generi, contaminazione che, pur tuttavia, è il punto forte di questo disco che sa mettere insieme, rock’n’roll, metal e grunge i maniera sapiente. Supportateli.
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