A guardali nelle foto promozionali questi
Blood Ceremony sembra che giungano da un'altra era, anzi viene pure il dubbio dopo averli sentiti, che questo disco sia una ristampa su cd di qualche vecchio e ormai introvabile vinile. Invece non è esattamente così perchè questo album vede la luce nel 2008 ma si rifà a livello musicale ai migliori anni 70, quando ancora il Doom Metal doveva trovare una sua strada definitiva. Gli Blood Ceremony sono l'esatta proiezione di quello che sono stati i Black Sabbath tanti anni fa, sono praticamente identici, traggono linfa vitale dalla band di Iommi. Inizialmente tutto questo potrebbe suonare come un limite ma è incredibile la spontaneità con cui se ne escono fuori in cinquanta minuti di musica. Partendo da un artwork di altri tempi la loro musica si esprime su un Hard Rock venato di leggero blues, di flauti magici e di una vena Rock viscerale. La loro fortuna è che dietro al microfono si trova una voce femminile, la loro ancora di salvezza per non essere etichettati come dei cloni totali dei Black Sabbath. Canzoni come Into The Coven, I'm Coming With You e Return To Forever sono dei piccoli gioielli sonori, dei sentiti omaggi ad un'epoca che non credo sia possibile far rivivere. Qui non troverete il Doom Metal (o anche lo Stoner) come lo possono intendere le band odierne, primi su tutti i My Dying Bride, giusto per citare fra i più famosi. Dentro questo esordio si omaggiano solo gli anni settanta ed è quindi una concezione molto diversa. Eleganti, retrò, passionali e a questo punto anche originali, ecco cosa sono i Blood Ceremony.
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