Ventitré minuti di musica per il “nuovo” disco dei
Crime In Stereo, in cui i nostri raccolgono una serie d’outtakes (quasi del tutto) inedite, rimaste escluse dai loro album “The troubled stateside” (Nitro Records, 2006) e “Crime In Stereo is dead” (Bridge Nine, 2007).
Il lavoro sembra coniugare, vista la sua natura in qualche modo “antologica”, le due anime della band, nata come una solida promessa dell’hardcore punk “old style” ed evolutasi nei tempi più recenti in una formazione capace d’integrare nel suo suono anche soluzioni maggiormente melodiche ed elaborate, aggiungendo una sensibilità vagamente “alternative” (ascoltate la tormentata “These people …” o la breve e malinconica “Let me take you out”, per esempio) alla sua primaria vocazione artistica.
“Selective wreckage” appare, così, come un prodotto abbastanza eterogeneo, e anche se di certo è maggiormente orientato al sound degli esordi, esso si rivela assai utile per comprendere il percorso della band statunitense, piuttosto abile nel creare, qualunque siano le caratteristiche stilistiche privilegiate, un notevole pathos emozionale, fatto d’energia, di riff armonici, di un cantato espressivo e di belle melodie, in grado di conquistare agevolmente i sostenitori del genere.
Un plausibile interludio, dunque, indirizzato soprattutto ai fans del gruppo, ma non disdicevole nemmeno, come già anticipato, per tutti gli hardcorers all’ascolto, nell’attesa di valutare i prossimi passi discografici di questi promettenti ragazzi newyorkesi.
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