Sono passati oramai 5 anni e il pluriannuciato capolavoro della band (doppio cd) non è ancora dato alle stampe... ma arriva "Arv".

Che cosa è "Arv" quindi?
Tecnicamente è platter che contiene materiale datato e nuove composizioni, arrangiato, registrato e prodotto in soli due mesi, che vede la partecipazione di Marie Hveding, Gunhild Hovden Kvangarsnes e Anne ("Arv") alle voci, Karolin Broosch al violino e Martin Nordrum Kneppen (in "Prunkende, stolt i Jokumsol").

Ora, diversi capolavori musicali sono stati arrangiati, registrati e prodotti in soli due mesi, ma ahimè, Asmegin non rientrano in questa categoria.
Le idee sono bellissime a onor del vero, le musiche anche, ma a floppare sono gli arrangiamenti...e quando si hanno così tanti strumenti e suoni sulla graticola, l'arrangiamento è forse la parte fondamentale per legare il tutto e rendere una pietanza gradevole e profumata, invece che una insipida e stopposa.

"Arv" è un dischetto insipido, appunto.

Per carità, i canoni del Folk Metal Norvegese misto Death Metal e Gothic Metal ci sono ampiamente tutti, ma questo dischetto si auto isola da tutto il resto, divenendo pane solamente per chi è un Folk addicted ad ogni costo.

Il succo? Il succo è che "Arv" è una pura uscita tampone, ovvero una produzione in attesa di.
In pratica, un fermino per far girare ancora il nome di Asmegin dopo 5 anni dall'ottimo debutto "Hin Vordende Sod & So" in attesa di questo fantomatico "Tusind Tabte Siaeles Kakofoni", che a questo punto spero proprio che prenda veramente il titolo di capolavoro.

Un disco per tappare un buco, nulla di più.