Sono passati otto lunghi anni dall'uscita di "Apollyon", ultima release ufficiale dei Thou Art Lord prima della messa in naftalina del gruppo per i troppi impegni musicali dei componenti - ricordo che il gruppo ' in realtà una side project band formata da componenti di Necromantia, Septic Flesh e Rotting Christ. A quel tempo il movimento black metal era ancora vivo e vegeto, anche se il sentiero della sua decadenza era già stato tracciato e si andava preparando l'avvento del death/thrash di stampo svedese, e i TAL rappresentavano un valido riassunto, in chiave più estrema, di quanto proposto dalla scena greca. Il loro motto era quello di suonare veloci, potenti, cattivi, senza alcuna restrizione o limitazione, nulla più. E si può dire che tale motto sia valido anche oggi. "DV8" infatti suona esattamente così: veloce, potente e cattivo , senza troppo badare a quelli che sono i trend attualmente in auge ma mantenendosi sempre ancorato al passato. E così trovano posto ritmiche serrate ma tendenzialmente di stampo death, tastiere oscure che aiutano a vestono di nero le canzoni, strutture ed arrangiamenti semplificati fino all'osso. Niente di originale quindi, e neanche di particolarmente eclatante, ma sufficiente per far trascorrere tre quarti d'ora in "piacevole relax". Oramai i Thou Art Lord hanno ampiamente fatto il loro tempo, ma se siete dei veri appassionati del death black greco dei primi anni 90, fateci un pensierino, "DV8" potrebbe riservarvi buone sorprese.