Dopo un primo demo, "World Is Beautiful (...'Cause Is Rotten)", grezzo e riottoso, i
Destroy Edgebone, giovane formazione di Pordenone, si ripresentano in sella al loro mammut con questo "Turbo Metal", composto da altri quattro brani, nuovamente ... grezzi e riottosi.
"Halfwit Nightmare" si fa strada tra Motorhead, Tank, Raven e Warfare con in primo piano il basso di Piero Mammut a menare le danze e l'ugola sgraziata di Dema Ictus a ricordare, appunto Cronos ed Algy Ward, anche se la sua pronuncia necessita di ulteriori miglioramenti. Nonostante un taglio un po' più punkettaro, la seguente "Death Runs Fast" prosegue gli intenti dell'opener, tocca poi alla titletrack, che sembra invece influenzata dai primi album dei Venom, anche se l'argomento trattato ("... the beer in one hand the gas in the other") è maggiormente appropriato all'approccio lirico dei Tankard che a quello del "satanico" Cronos. E l'appena citata formazione tedesca non può evitare di essere tirata nuovamente in ballo dalla conclusiva "Holy Beer (Kill The Analcoholic Beer)", grazie anche ad un refrain, in stile Oktoberfest, coinvolgente e divertente.
I Destroy Edgebone non avranno ancora trovato il secondo chitarrista per completare la propria formazione, tuttavia confermano di aver già imbroccato la strada giusta.
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