Ancient Bards - Trailer of the Black Crystal Sword Saga

Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Power Metal
Anno di uscita:2008
Durata:36 min.

Tracklist

  1. TRAILER
  2. THE BIRTH OF EVIL
  3. FOUR MAGIC ELEMENTS
  4. ONLY THE BRAVES
  5. DALTOR THE DRAGONHUNTER
  6. FOUR MAGIC ELEMENTS (RADIO EDIT)
  7. ONLY THE BRAVES (RADIO EDIT)

Line up

  • Sara Squadrani: vocals
  • Daniele Mazza: keyboards
  • Claudio Pietronik: guitars
  • Fabio Balducci: guitars
  • Martino Garattoni: bass
  • Alessandro Carichini: drums

Voto medio utenti

Certo che se dopo un solo anno di attività gli Ancient Bards sono in grado di realizzare un lavoro di questo livello, è logico aspettarsi grandi cose da loro in futuro.
Ma veniamo al presente: un demo, "Trailer of the Black Crystal Sword Saga", liricalmente ispirato dalle leggende nordiche e dalla Fantasy (ed è, infatti, basato su una saga scritta da Daniele Mazza, tastierista e compositore della band) e musicalmente legato a doppio nodo al Power Metal Sinfonico.
Così, dopo l'obbligatoria introduzione cinematografica, ascoltando le rincorse e le galoppate epico sinfoniche di "The Birth of Evil" o "Four Magic Elements " è inevitabile finire con l'andare a pensare a quelli che del genere sono stati, e restano, la formazione più rappresentativa, i Rhapsody (ora Of Fire).
Una caratteristica degli Ancient Bards è comunque la presenza di una voce femminile, quella della brava Sara Squadrani, soluzione che li fa accostare ai primi Dark Moor, quelli con Elisa C. Martin, altra formazione devota al songwriting di Luca Turilli ed Alex Staropoli, ma anche agli ultimi Skylark.
Se è difficile apportare novità ed innovazione in questo specifico ambito musicale (in verità pure nel Metal in generale…), perlomeno gli Ancient Bards vi lasciano filtrare un po' d'aria fresca, accompagnandola con evidenti capacità compositive ed una buona esecuzione. Oltre alla sicurezza di questi ragazzi, ben evidente ad esempio quando sono alle prese della velocissima "Only the Braves" oppure della lunga suite "Daltor the Dragonhunter", è da sottolineare la resa sonora di questo lavoro, nitida, potente e squillante, e comunque anche il booklet che accompagna il dischetto è decisamente ben curato e professionale.
L'unica scelta che non condivido è quella della riproposta dei due brani in versione Radio Edit, non tanto per i risultati ottenuti, ma semplicemente perchè trovo inutile (e forse un segno di debolezza) dover andare a sforbiciare una propria composizione, facendogli così perdere la propria identità.
Ma si tratta di un dettaglio, per il resto promossi con ottimi voti!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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