Daniele Follero & Luca Masperone: La Storia di Hard Rock & Heavy Metal (HOEPLI, 2021)

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Pubblicato il:24/05/2021
Immaginate di voler condensare in meno di 500 pagine la storia del vostro genere musicale preferito: ce la fareste? In ambito metal le esperienze sono molteplici (mentre scrivo, ho davanti agli occhi la mia piccola libreria personale con i volumi - a me carissimi - curati da Riccardo Bertoncelli e Gianni Della Cioppa per Giunti), ma niente di paragonabile a “La Storia di Hard Rock & Heavy Metal”.

Gli autori non hanno bisogno di presentazioni: seguo Daniele Follero dalla pubblicazione di “Concept Album” del 2009 (rivisto, ampliato e migliorato con il contributo di Donato Zoppo nel 2018 con il titolo “Opera Rock”) mentre Luca Masperone è responsabile, insieme a Stefano Tavernese, dell’altrettanto ottimo “La Storia della Chitarra Rock” del 2017. Se poi a supervisionare gli scrittori ci pensa un certo Ezio Guaitamacchi, è davvero difficile che qualcosa possa andare storto…

Il primo problema da affrontare per chi si accinge a scrivere un libro di questo tipo è provare a rendere lineare qualcosa che non lo è (e la storia del rock tutto - non solo metal - da questo punto di vista è davvero sfidante). Come se non bastasse, dato che per ogni sottogenere si potrebbe redigere un corposo approfondimento dedicato, ci si trova costantemente a dover scegliere tra cosa includere e cosa no.

Per risolvere il primo problema, la coppia Follero/Masperone opta per una (semi)rigida divisione della storia in decadi, dagli Anni Settanta ai giorni nostri, incentrando la trattazione sul continuo scambio di influenze tra Vecchio e Nuovo Continente. Ecco allora che dopo un’ottima panoramica sui precursori (con un doveroso focus - finalmente! - sui Vanilla Fudge, band mai adeguatamente valorizzata), si passa ai classici inglesi, a quelli americani, e così via - non senza giudizi “frizzanti”, come quelli riservati ai Maiden (“[nel 1998 Steve Harris] convince Dickinson e Smith a rientrare in squadra per una sorta di reunion che ha il sapore della rassegnazione al revival ad libitum.”) o alle testate più celebri (e non infallibili) come Rolling Stone o Kerrang!, ricorrenti durante la lettura.

Più ci si avvicina ai giorni nostri, però, più, inevitabilmente, le cose si complicano, e alcune semplificazioni - per quanto necessarie - risultano un po’ forzate (penso all’unione “di fatto” tra power ed epic metal o all’accostamento tra l’immagine dei Litfiba e due copertine dei Rhapsody nel preziosissimo capitolo finale dedicato alla musica heavy nostrana). Apprezzo il “carattere enciclopedico” (come lo definisce lo stesso Guaitamacchi), ma talvolta questo si traduce in un fitto elenco di formazioni (spesso minori) concentrate in pochi paragrafi.

Detto questo - anche grazie all’impaginazione accattivante simil-rivista ormai “marchio di fabbrica” delle pubblicazioni HOEPLI - il libro, che è aggiornato a “ieri” (si parla pure del “pasticcio” di Jon Schaffer al Campidoglio degli Stati Uniti d’America), scorre meravigliosamente bene nonostante la marea di informazioni in esso contenute. Troverete spesso citati i testi delle canzoni, un ottimo indice dei nomi in coda (peccato per la mancanza di una bibliografia, ma questa criticità accomuna molte opere “made in Italy”), così come informazioni puntuali sugli strumenti utilizzati dai big (si tratta di un libro piuttosto “chitarro-centrico”, ma non c’è da stupirsi, dato il pedigree di Masperone). Avrei preferito due righe sui Watchtower, sui Mekong Delta o sui Jacula piuttosto che interi paragrafi su Evanescence, Greta Van Fleet e Ghost? Sì, ma pazienza.

Impossibile fare meglio di così.

Titolo: La Storia di Hard Rock & Heavy Metal
Autori: Daniele Follero & Luca Masperone
Pagine: 482
Casa Editrice: HOEPLI
Prezzo: €29,90
Articolo a cura di Gabriele Marangoni

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Inserito il 24 mag 2021 alle 18:39

Gab, ottima rece e le firme in questione sono una sicurezza, e tengo via i soldini =)