From The Abyss: Arcturus

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Pubblicato il:14/04/2025
Per questo secondo speciale dedicato alle band fondamentali del black metal sinfonico, tratterò un vero e proprio supergruppo del metal estremo, gli Arcturus.

I norvegesi Arcturus nascono ad Oslo in Norvegia nel 1990 da una costola della band black metal Mortem.
La band annovera il batterista ex Mayhem, Jan Axel “Hellhammer” Von Blomberg, il chitarrista e tastierista Steinar Sverd Johnsen e Marius Vold al basso e voce.
Dopo il 7” “My Angel” uscito per Putrefaction Records l’anno seguente la formazione vede la defezione di Vold e nel 1993 entrano due membri di lusso come Thomas Thormodsæter “Samoth” Haugen degli Emperor e Krystoffer “Garm” Rygg degli Ulver, questa formazione registrerà nel 1994 per la label di Samoth, la Nocturnal Art Production, l’Ep “Constellation” e si nota una propensione per la band per un black metal sinfonico.

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Nel 1995 entrerà Carl August Tidemann al posto di Samoth e questa formazione pubblicherà nel 1996 il primo album “Aspera Hiems Symfonia” per Ancient Lore Creations, divisione della ben nota al tempo Misantrophy Records; il suono si evolve con sezioni pulite, echi spaziali e qualche influenza prog, alcune di queste composizioni all’interno dell’album sono riregistrazioni rifinite del precedente Ep, ma il bello deve ancora venire.

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L’anno seguente con l’entrata del chitarrista degli Ulver, Knut Magne Valle, del bassista Hugh Stephen James “Skoll” Mingay anche lui proveniente dagli Ulver e con Rygg che prende il nome di “G. Wolf” la band pubblica per la famosa Music For Nations, il capolavoro “La Masquerade Infernale”.

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Il disco spiazzerà molti perché si sente un deciso allontanamento dalle sonorità degli esordi e soprattutto del full precedente; si sente un suono che diventa coraggioso, avanguardistico, con aspetti teatrali e meno black metal con una decisa virata verso un versante elettronico, brani ispirati liricamente a poemi o ad Edgar Allan Poe come nella traccia “Alone”.
Segue nel 1997 la compilation “Disguised Masters” che contiene versioni remixate ed elettroniche della band pubblicata dall’etichetta fondata da Rygg, la Jester Records.
Nel 2001 cambio di bassista con l’ingresso di Dag F. Graven che durerà un anno, molto poco ma sufficiente per registrare il nuovo album “The Sham Mirrors” uscito nel 2002 per Ad Astra Enterprises fondata dalla band stessa che pubblicherà solo questo lavoro; questo terzo sigillo rigetta gli sperimentalismi precedenti riappropriandosi di un’identità estrema ma con influenze progressive sempre più frequenti.
Seguirà il ritorno di Mingay al basso lo stesso anno e l’ingresso di Tore Moren come chitarrista proveniente dalla band solista di Jorn Lande nel 2003.
Questa formazione pubblicherà nel 2005 il quarto lavoro per la francese Season Of Mist records, “Sideshow Symphonies” a cui seguirà l’anno successivo il primo live video registrato durante il “Sonic Solstice Festival” nella capitale norvegese pubblicato nel formato DVD; verrà ristampato successivamente in vinile nel 2014 per la finnica Blood Music.

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Purtroppo nel 2007 arriva lo scioglimento di questa formazione eccellente.
Nel 2011 sul blog “Artisan” curato dai musicisti Jens F. Ryland dei Borknagar e Asgeir Mickelson degli Spiral Architect e Veil Of Secrets viene dato l’annuncio della reunion che vede al posto di Krystofer Rygg alla voce Simen “ICS Vortex” Hestnæs dei Borknagar ed ex Dimmu Borgir.
Con l’ingresso nella label tedesca Prophecy Productions la band pubblicherà nel 2015 il proprio ritorno con l’album “Arcturian”; seguirà un’attività live post pandemica ma per ora non si hanno notizie di un possibile ritorno discografico, aspettiamo pazientemente.

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Articolo a cura di Matteo Mapelli

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