L’11 giugno di questo 2021 molto scombussolante per più motivi, al CS Bocciodromo di Vicenza si è tenuto un concerto che sicuramente avrà fatto sobbalzare sulla sedia più di qualche punx, vista la presenza degli storici
Nabat, band che per chi mastica lo Street Punk è un autentico caposaldo, specialmente della scena italiana.
Alle 18:30 il centro ha aperto le porte e alle 19 la pizzeria ha aperto i battenti.
In apertura, alle 21:15 circa troviamo i
Sixcircles, al loro primo concerto in assoluto: band parecchio sfortunata che per colpa del covid o di imprevisti vari aveva già avuto qualche data saltata in passato e il loro debutto,
“New Belief” del 2018, purtroppo è passato un po’ in sordina.
Progetto questo nato dall’unione artistica di
Sara (conosciuta soprattutto per essere la cantante dei
Messa, ma è anche bassista dei death/grinders italo/colombiani
Restos Humanos e bassista nei doomsters
Bottomless dei quali è atteso il debutto proprio quest’anno per
Spikerot Records, oltre ad altre collaborazioni) e da
Giorgio (anche qui un altro musicista parecchio attivo nell’underground veneto che dal Death Metal dei
Becerus, passa con disinvoltura all’horror music di
Dolore, ai già citati
Bottomless e altri).
Il duo sul palco presente nel giardino del Bocciodromo, sciorinano il loro album
“New Belief” dando belle sensazioni agli ascoltatori presenti: parliamo di un soffuso e delicato Rock Psichedelico, con vellutati accenni Folk e delle disgressioni Acid Rock che impreziosiscono il loro ventaglio stilistico.
Le varie canzoni hanno durate contenute, ma nonostante il minutaggio conciso, anche grazie all’atmosfera che si respira per l’aria i nostri riescono a fare un’esibizione lisergica e introspettiva. Le armonizzazioni vocali di
Sara e
Giorgio danno carattere alla loro musica, il carisma di
Sara che canta con dolcezza piuttosto che con vigore quando la musica lo chiede, il tappetto sonoro molto atmosferico eretto dalla sei corde che rievoca paesaggi oscuri e medicativi nei momenti migliori sono gli elementi che troverete sia in studio che dal vivo.
Perfomance (e album) assolutamente convincenti che ci sentiamo di consigliare a tutti gli amanti della psichedelia d’altri tempi.
Dopo la bella sorpresa dei
Sixcircles (e speriamo che i due, nonostante i loro vari progetti, trovino il tempo di fare un nuovo album prima o poi), ora è il turno dei
Nabat che propongono un set in acustico, anche se sarebbe più corretto definire un set semi acustico. Non che sia una critica e anticipo che pure in questa veste la band di
Steno ha molto da dire e dare.
Poco prima del concerto sopraggiungono altre persone e si trovano degli estimatori di complessi come i mai troppo lodati
Nerorgasmo.
I 4 skinhead di Bologna dopo un inizio che ha visto alcune stecche fragorose nella prima canzone, si riprendono subito con la successiva e storica
“Asociale Oi!” con il suo ritornello impossibile da non cantare.
I 4 continuano con un sentito omaggio al calciatore
Paolo Sollier e le canzoni che propongono vanno a coprire un po’ l’arco di tutta la carriera:
Nichilistaggio,
No Armi, per passare a cose più recenti come
Hey Boot Boy, sono tutte canzoni che dal vivo rendono infinitamente di più rispetto alle controparti in studio.
“Un altro giorno di gloria” (1985),
“Nati per niente” (1996) e l’ultimo
“Banda Randagia” (2018) danno allo storico gruppo Punk una serie di canzoni dalla quale pescare e dare in pasto al pubblico senza troppi pensieri.
Massiccia presenza dell’armonica a bocca, un groove irresistibile, ritornelli da cantare a squarciagola, cori su cori ed un piglio Rock ‘N Roll che si insinua in questo Punk ruvido, arrogante e caciarone: nonostante gli anni passano e si sente nell’ugola di
Steno (che nei cori viene aiutato dal chitarrista dotato di una voce potente), la carica e l’energia rimangono e queste canzoni che gridano vari impegni politico-sociali, oggi più che mai colpiscono nel segno, grazie anche ad un vuoto sociale sempre più marcato.
Il grido di libertà dei
Nabat continua fino alla fine: e dopo un paio di ore gagliarde di live in compagnia dei due gruppi, arriva la mitica
“Laida Bologna” che con
“Merda per me caro assessore, Merda per me primo cittadino…” fa subito fare un sussulto nella prime file, concludendo la serata nei migliori dei modi.
Una bella serata quella svoltasi al bocciodromo, che ha visto in apertura un duo molto dinamico e ricco di idee visti i vari fronti musicali nei quali sono attivi e dall’altra parte invece ha permesso ai vicentini di godersi dal vivo una band storica del Punk italiano. Se a questo aggiungiamo le pizze molto buone preparate durante la serata, mi rimane solo da dire che
“mi dispiace per chi è rimasto a casa”.
Anche in quest’occasione il CS Bocciodromo si è rivelato essere una casa accogliente per l’Underground e per gli amanti della buona musica. Link utili:
https://www.facebook.com/sixcirclesbandhttps://www.facebook.com/NABAT.Officialhttps://www.facebook.com/bocciodromo.vicenzahttps://www.facebook.com/trivelcollective
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