Ampio spazio meritano ora sicuramente i
RAGE, sicuramente il gruppo più potente del lotto, che dopo un mediocre debutto come
AVENGER, sviluppano un suono sempre più personale che li porterà alla realizzazione d'ottimi lavori, quali "Perfect Man" ('88) e "Trapped" ('92). Personalmente collocherei però il loro periodo migliore a metà degli anni '90, in corrispondenza con “Black In Mind” (‘95) e “End Of All Days” (‘96), senza dimenticare l’atipico e seminale “Lingua Mortis” (‘96) suonato assieme all'Orchestra Sinfonica di Praga, un episodio che ha sicuramente marchiato le successive prove discografiche della band, che nel frattempo ha subito non pochi scossoni a livello di formazione. Della prima metà degli anni '80 ritengo siano da citare almeno altre tre bands: gli
STEELER, gli
STORMWITCH ed i più famosi
WARLOCK. Questi ultimi devono molto della propria fama all’avvenente ed altrettanto brava cantante Doro Pesch, con cui sono stati realizzati ottimi lavori, dal debutto “Burning The Witches” (‘84), dove erano in maggior evidenza i riferimenti alla NWOBHM, all’ottimo “True As Steel”(‘86), ma proprio l’abbandono di Doro, a favore di una altalenante carriera solista, decreta la fine della band. Gli
STORMWITCH, non hanno avuto la notorietà dei
WARLOCK, ma sono arrivati sino ai giorni nostri, riformandosi nel 2002 quando hanno realizzato un ottimo "Dance With The Witches" che segue di parecchi anni quel “Shogun” (‘94), che si era rivelato inferiore sia al nuovo album, sia alla passata produzione, della quale sono sicuramente consigliati “Stronger Than Heaven” (‘86) e lo stupendo “The Beauty And The Beast” (‘87), dove abbinavano sonorità proprie dei
RUNNING WILD ad un’originale vena romantica e darkeggiante. Infine gli
STEELER che sono stati autori di quattro LP, hanno dato il meglio con la loro seconda realizzazione “Ruling The Earth” (‘85) prima di sciogliersi nell’88 con l’abbandono da parte dell’axe hero Axel Rudy Pell autore in seguito di ottime prove soliste, soprattutto con “Between the Walls” (‘94) e “Black Moon Pyramid” (‘96), grazie anche all’apporto del cantante Jeff Scott Soto (già con
MALMSTEEN,
TALISMAN,
TAKARA...) e di Jorg Michael, altro musicista che ha collezionato svariate collaborazioni con una miriade di bands, per citarne solo alcune:
RAGE,
GRAVE DIGGER,
HEADHUNTER,
MEKONG DELTA... ed attualmente nelle fila di un gruppo che ha raccolto in parte l'eredità del Power Teutonico: i finlandesi
STRATOVARIUS. Nella seconda metà degli anni 80, nascono nuove bands, ed i più famosi sono sicuramente i
BLIND GUARDIAN, una band che grazie all’enorme successo riscontrato sul mercato giapponese ha fatto da traino all’intero movimento. Fautori di sonorità Power che abbinano atmosfere folk e mediovaleggianti con tematiche spesso Fantasy, i nostri debuttano nel 1988 con “Battalions Of Fear” cui seguono altri due lavori prima dei fondamentale “Somewhere Far Beyond” (‘92), e “Immaginations From The Other Side” (‘95). Gli ultimi album hanno diviso il pubblico e la critica, ma è indiscutibile il valore dei
BLIND GUARDIAN, anche se poi qualcuno ha avuto il coraggio di criticare la voce di Hansi Kursch, OK, i gusti sono gusti, ma la cover di “Beyond The Realms Of Death” dal “A Tribute To Judas Priest Vol.2” (‘96), dove Kursch dà il meglio di sé sfoderando un’interpretazione superlativa, dovrebbe dissipare qualsiasi dubbio. Anche gli
HEAVENS GATE hanno avuto un'evoluzione simile ai
BLIND GUARDIAN, ma hanno inserito nelle loro canzoni accenni americaneggianti ed aspetti ironici che possono ricordare gli
HELLOWEEN, cocktail riuscito al meglio su “Planet E.” (‘96) ma solo parzialmente nel precedente “Hell For Sale”(‘92), anche se io li preferisco nei loro momenti più veloci, come in “Livin’ In Hysteria” (‘91). Gli
SCANNER presentano sonorità meno originali rispetto alle due bands appena citate, inoltre sono stati anche meno presenti sul mercato, infatti, dopo i due primi LP, “Hypertrace” (‘88) e “Terminal Earth” (‘90), si è dovuto aspettare fino al 1995 quando, dopo ripetuti avvicendamenti nella line-up, è uscito “Mental Reservation”, seguito dall’eccellente “Ball Of The Damned”(‘97). Da annotare gli
X WILD, formati nel ‘92 da alcuni fuoriusciti dai
RUNNING WILD, dei quali riprendono in gran parte le sonorità. Vorrei citare ancora i meno noti
DESPAIR, dei quali è da avere il terzo ed ultimo lavoro “Beyond All Reason” (‘92), formati da Waldemar Sorychta attualmente chitarrista dei
GRIP INC. ma soprattutto nume della Century Media e produttore d'innumerevoli talenti degli ultimi anni. Gli anni '90 vedono per il Power un momento di relativa stasi, anche se non si può parlare di una vera e propria crisi. A riportare in auge il genere sarà una triade di bands, di cui una sola proveniente dalla Germania, mi riferisco agli
EDGUY. Gli altri due gruppi sono i già citati
STRATOVARIUS e gli svedesi
HAMMERFALL...