Blacksmith Tales: Il Filo Rosso (David Del Fabro, keyboards)

L’uscita di “The Dark Presence” ha confermato la qualità e l’ambizione della scena musicale nostrana. Ne parliamo con un entusiasta David Del Fabro.

Ciao David, prima di affrontare “The Dark Presence” ti va di parlarci un po’ di te e della tua esperienza musicale?
Ciao Gabriele, ho cominciato studiando pianoforte classico, ascoltando Black Sabbath e Pink Floyd da ragazzino, poi ho scoperto l’universo Genesis, Gentle Giant, Kansas, Rush, che ho subito cominciato a coverizzare in varie band. In quel periodo ho anche scritto quasi tutto il materiale che è diventato “The Dark Presence”.
Quanto hanno influito i tuoi trascorsi musicali sui brani del full-length?
Direi che sono stati fondamentali, il mio vocabolario musicale si è formato ascoltando e suonando gli autori citati, devo dire però che da subito ho sentito l’esigenza di esprimermi scrivendo.

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Parliamo ora del concept di “The Dark Presence”: come lo riassumeresti?
“The Dark Presence” è un viaggio alchemico di un’anima che, per essere completa, deve scoprire la sua parte più oscura e buia; per fare ciò deve lasciarsi andare nel baratro del proprio essere, sconfiggere i propri mostri, per poi accettarsi e riemergere in una nuova realtà e affrontare un nuovo percorso, verso la luce.
Come si è consolidata la line-up che ti ha accompagnato in questa avventura?
Denis Canciani, bassista, è con me da molto tempo, mentre l’incontro con gli altri musicisti lo devo a Luca Zanon, produttore del disco e tastierista - che già conoscevo - il quale, dopo aver ascoltato i demo, mi ha presentato a musicisti con i quali già collaborava e che sono da subito entrati in sintonia con il concept e le sonorità che avevo in mente. Devo dire che da subito è nata una grande armonia che ha portato al risultato finale. Credo che questa bella atmosfera si percepisca nel disco.
Ho apprezzato molto la fusione tra influenze orientali e occidentali, in particolare nel brano “A New Sunrise”, dove il testo del “Lacrimosa” cattolico ben si sposa con i ritmi esotici dell’accompagnamento musicale: a chi/cosa ti sei ispirato per ottenere questo risultato?
Bella domanda, quanto tempo/spazio abbiamo a disposizione (ride, ndr)? Oltre alla musica, l’altra mia grande passione è lo studio della storia antica ed in particolare il Medio Oriente e l’Egitto; la cosa mi ha portato a viaggiare molto in quei luoghi pieni di fascino ed a studiare i testi religiosi dell’epoca. Ho trovato un sorprendente filo rosso che lega alcuni aspetti di antichi culti con la religione cristiana, filo rosso che attraversa anche il Medioevo. Direi quindi che la contaminazione mi è risultata abbastanza naturale.
Come ti stai muovendo per promuovere l’album, considerando il particolarissimo momento storico che stiamo tutti vivendo?
Hai ragione, sono tempi davvero particolari. Aspettando di promuovere l’album con dei concerti appena sarà possibile, ci muoviamo attraverso i social. La nostra pagina Facebook (https://www.facebook.com/blacksmithtales) è molto attiva e tra qualche giorno sarà attivo anche il sito https://www.blacksmithtales.com.

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Quali sono i tuoi ascolti principali in questo periodo?
Ascolto poca musica, non per snobismo ma per mancanza di tempo. Se devo fare dei nomi, però, i primi che mi vengono in mente sono gli Amorphis e i Nightwish, due grandi band. Inoltre, ultimamente, in un impeto di nostalgia ho riascoltato “The Lamb Lies Down On Broadway” dei Genesis, che rimane un capolavoro!
Stai già pensando a un seguito di “The Dark Presence” o si tratta di un capitolo chiuso?
Adesso mi sto godendo il disco che ha visto la luce dopo davvero tanto tempo. Ho comunque già scritto molto materiale per il prossimo album che non sarà un concept, anche se avrà un tema centrale. Però chissà che un giorno lo Star Rider non decida a tornare per raccontare il seguito del suo viaggio, mai dire mai...
Grazie David, a te l’ultima parola per un saluto ai nostri lettori.
Ringrazio Metal.it ed i lettori per l’interesse e per l’opportunità. A presto.
Intervista a cura di Gabriele Marangoni

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