Attivi fin dal 2007, nonostante diversi problemi che ne hanno rallentato l’attività, i Black Propaganda continuano a portare avanti il loro progetto basato su un thrash metal di chiaro stampo moderno, accompagnato da testi mai banali, pungenti, che non perdono d’occhio le questioni sociali e politiche del pianeta!
Abbiamo raggiunto Eric e Jan, i due membri storici della band, rispettivamente batterista e chitarrista, per farci presentare la loro ultima fatica discografica “Modern Prometheus” e per saperne di più sulla band.
Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Metal.it. Iniziamo subito parlando di cosa vi ha tenuti lontani dalla scena per ben dieci anni…
Eric: Ciao a tutti e grazie per questa intervista. Dopo i due album e alcuni tour ci siamo separati da Jacopo e quindi la ricerca di una voce all’altezza è stata difficile da trovare. Poi tra lavoro, impegni personali, Covid e tutto il resto il tempo è volato. Abbiamo anche dovuto trovare un nuovo bassista, tuttavia non ci è passata la voglia di fare musica e quindi siamo tornati per rimanere.
Ho visto che però, almeno in sede live, non vi siete fermati del tutto in questi lunghi anni…
Eric: Quello no, assolutamente. I live sono la benzina che continua a tenere accesa la fiamma della passione e per noi avere contatti con i fan e il loro continuo supporto è fondamentale. Abbiamo più che altro fatto date locali anche a spalla di gruppi storici come i The Obsessed nel loro ultimo tour italiano, tuttavia ci piacerebbe riprendere l’attività live all’estero come fu per i primi due album.
Come mai dopo tutto questo tempo avete deciso di tornare con un EP invece che con un full?
Jan: I pezzi presenti sull’EP erano già pronti da qualche tempo, sfortunatamente però siamo stati in grado di registrarli solo ora. Inoltre questo EP è incentrato sulla situazione Russia/Ucraina, e gli ultimi sviluppi ci hanno spinto ulteriormente a volerlo rilasciare in quanto vengono trattati temi delicati. Avendo fatto due tour in Ucraina e uno in Russia è un argomento che ci sta molto a cuore.
Si tratta di un’anticipazione per il prossimo album? Avete già altri brani pronti?
Jan: Ci sono sicuramente alcune nuove sonorità e alcuni arrangiamenti diversi rispetto ai due lavori rilasciati precedentemente, conservando però il nostro spirito e il nostro modo di fare metal. Siamo già al lavoro su nuovo materiale che speriamo di registrare a questo giro in tempi ragionevoli, grazie anche alla spinta artistica dei due nuovi membri che stanno portando nuova linfa vitale al progetto.
Dal vostro primo album siete rimasti fedeli alla Nadir Music, deduco che con loro il rapporto sia più soddisfacente, pensate che si occuperà anche della pubblicazione del prossimo full length?
Eric: Assolutamente, il nostro rapporto con Trevor, Paolo, Tommy Talamanca e tutto lo studio è ormai consolidato, sanno quello che cerchiamo di esprimere e ci aiutano al meglio sia con la parte musicale che con la parte diciamo burocratica, quindi credo che quando il nuovo lavoro sarà completato ci affideremo nuovamente a loro.
Riguardo “Modern Prometheus” non si può parlare di concept, ma c’è comunque una sorta di linea comune che unisce i vari testi, e cioè la società malata in cui viviamo e la malvagità umana che ne detta le linee guida. Vi va di approfondire un po’ questo concetto?
Jan: Tutto parte dal nome della band, la Black Propaganda infatti è quella propaganda fatta di menzogne e falsità al fine di tenere sotto controllo il popolo ed evitare sul nascere possibili rivolte verso i governi che la attuano. Da qui lungo i nostri pezzi abbiamo sviluppato varie tematiche che seguono questa “linea guida” della società malata e della malvagità umana che pervade il nostro mondo dall’alba dei tempi e che continuerà a esistere fino alla fine della nostra specie. Questo EP è incentrato soprattutto sulla situazione internazionale attuale con la Russia che ha raso al suolo anche città nelle quali abbiamo suonato e delle quali abbiamo bellissimi ricordi, e ciò non può che farci male. È quindi un tributo per tutte le persone che combattono questa inutile guerra.
C’è anche un’altra sostanziale novità in casa Black Propaganda, e cioè un doppio cambio nella line up. Introduceteci i due nuovi membri, Riccardo e Paolo…
Eric: Riccardo è la new entry alla voce, è giovane e con tanta voglia di spaccare, ci sta dando una nuova carica e una nuova prospettiva sia sui pezzi vecchi che su quelli in fase di composizione. Paolo invece è non solo un caro amico ma anche un musicista di un certo spessore, sia alla chitarra che al basso. In più sono persone con la testa sulle spalle con le quali è possibile portare avanti il progetto con solidità, che non è una cosa di poco conto ai giorni nostri.
Dopo 10 anni, e i relativi cambi di tendenze all’interno della scena, come pensate verrà accolto il vostro nuovo EP? Pensate ci sia ancora spazio per il thrash metal più moderno e “groovoso” che proponete?
Jan: Pensiamo che questo EP possa piacere ai thrashers sia di vecchia data che alle nuove leve, il nostro stile è senza tanti fronzoli, ricordando magari le grandi band del passato, tuttavia abbiamo un approccio più moderno dato anche dall’evoluzione del metal stesso nel corso di questi anni. Alla gente non resta quindi che ascoltarlo e darci un feedback, certi della qualità di questo lavoro.
Vi lascio la proverbiale ultima parola per salutare i lettori di Metal.it…
Eric: Grazie ancora per questo spazio e ci vediamo dal vivo ai nostri live… Stay metal!
Immagine del gruppo inclusa nel Kit Promozionale
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