Dismember: quando il Death è vita (Martin Persson, guitars)

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Gruppo:Dismember
Intervista raccolta da Gianluca Grazioli
Traduzione a cura di Elisa Golzio

Autori di un ritorno sulle scene che migliore non poteva esserci, i Dismember a distanza di 20 anni dalla loro nascita sono sempre qui ad insegnarci cosa sia il Death Metal.
Ne pariamo con il loquace Martin Persson, che deve presentarci diverse
novità in casa Karki...

Sebbene "Where Ironcrosses Grow" e "The God That Never Was" , i vostri penultimi dischi, siano più soddisfacenti, l'ultimo è a dir poco spettacolare!!! Come spieghi questa rinnovata energia? Mi riporta moltissimo ai tempi d'oro di "Indecent & Obscene"…
Bè, siamo i Dismember, questa è la questione! Non parlerei però di rinnovata energia, bensì di un processo naturale: il nuovo album è fondamentalmente la summa di quella che costituisce l'essenza dei Dismember e su questo ci siamo molto impegnati. Sono felice che ti sia piaciuto! Sai, abbiamo compiuto un passo in avanti a livello di sound e penso che sia percepibile; tuttavia, siamo sempre i Dismember e se questo disco ti ricorda "Indecent & Obscene", non può che farci piacere!
Relativamente a "Dismember", si tratta del primo disco in assenza di Fred, dal lontano 1991. Cosa è successo e quali sono state le vostre sensazioni, una volta in studio, senza di lui?
Fred ha un sacco di questioni familiari con cui confrontarsi e per questo ha preferito concentrarsi sulla famiglia e sul suo attuale lavoro. È stato molto difficile per lui prendere questo tipo di decisione, credimi, ma la vita continua e la band è ancora in circolazione! Fred ci manca molto, specialmente quando ci troviamo in tour. Thomas, il nostro nuovo batterista, ha militato negli Insision ed è senza dubbio un buon musicista. Per quanto riguarda i momenti passati in studio, bè, sono stati molto tranquilli, siamo stati bene ed il risultato di tale stato d'animo è il disco nuovo!
Parlando della produzione, questa volta mi sembra ci siano stati notevoli miglioramenti! Chi se ne è occupato e dove precisamente?
Dunque, l'album è stato prodotto da Nico Elgstrand degli Entombed, il quale è un caro amico ed uno straordinario musicista. Il suo approccio alla registrazione è molto old – school e non lascia spazio a tutta quella merda odierna come, per esempio, il trigger-drum. Noi altri, dopotutto, avevamo in testa un sound autenticamente old – school che ricordasse gli Autopsy. Nico sa fare molto bene il suo lavoro ed è stato in grado di creare un sound perfetto per noi: sempre Dismember, ma con un tocco in più di power e, se ti piace, penso sia stato fatto davvero un buon lavoro!
Puoi parlarci di Thomas, il nuovo batterista, e della ragioni che vi hanno spinto ad orientarvi su di lui?
Thomas è un ragazzo giovane, pieno di talento e di energia oltre ad essere, umanamente, una gran persona. Come già menzionato, militava negli Insision e nei Repugnant prima di diventare parte della band. Ha perfettamente coscienza di cosa si addice ai Dismember ed il suo lavoro per il nuovo disco è stato determinante. È inoltre molto capace sul piano delle esibizioni live e supporta la band al 100%, per queste ragioni, è un'ottima cosa averlo con noi.
"Dismember" è il secondo album realizzato sotto la Regain, che sembra esser divenuta il nuovo rifugio di molte death metal bands! Cosa puoi raccontarci dei rapporti fra voi e questa etichetta?
La Regain Records è una grande etichetta svedese e penso che rappresenti il rifugio perfetto per noi. I ragazzi sono assolutamente metal-addicted e radicati nella scena dei tempi d'oro, sono leali, sempre disponibili e sinceri sostenitori della nostra musica. Hanno fatto un ottimo lavoro con noi fino ad ora, dunque continueremo ad incidere per loro.
Voi rappresentate alcuni fra i veterani del death metal: secondo il tuo giudizio, cosa c'è di buono nell'odierna scena estrema, rispetto al passato? Cosa pensi delle recenti reunion di band quali, per esempio, Resurrection, Asphyx, Brutality e via dicendo?
La scena è cambiata completamente ed il mondo, le innovazioni tecnologiche come internet, per esempio, hanno cambiato tutto. Il grande misticismo attorno alla musica è, in una certa maniera, scomparso. Tutto procede molto velocemente e credo che la musica soffra di questo aspetto della quotidianità, oltre al fatto che la scena non è più unita come una volta: intendiamoci, non voglio dire che tutto era migliore in passato e poichè la gente si connette ad internet ci sarà anche qualche valida ragione.
Per il resto, sono contento che gli Asphyx siano di nuovo in pista, noi tutti amiamo la loro musica. Ho sentito dire che Jarne, il booker del Party San Open Air (Germania), li abbia riuniti.
Potresti spendere due parole per ognuno dei dischi dei Dismember? Li ascolti, ogni tanto? Personalmente parlando, "Laefs" è per me il miglior album death metal di tutti i tempi!
Questa è una domanda difficile: amiamo tutti i dischi che abbiamo realizzato e per quanto mi riguarda non direi che ce ne sia uno preferito, al momento. L'ultimo è sicuramente brutalità allo stato puro, d'altronde, questi sono semplicemente i Dismember! Le nostre radici si rifanno a band come Judas Priest, Autopsy ed Iron Maiden. Comunque, si, ci capita di ascoltare i nostri vecchi dischi, ogni tanto, e sicuramente li proponiamo dal vivo. "Leafs" è ad oggi considerato un classico nella storia del death metal e noi siamo tutti molto orgogliosi di avere questa merda nel nostro catalogo!
Hai qualche rimpianto in particolare che riguarda la tua carriera? Scelte sbagliate, persone sbagliate...
Bè, non farò menzione di persona alcuna ma ci sono state cose che indubbiamente non sono andate bene. Però che dire, succede, l'importante è che siamo ancora qui a suonare death metal e soprattutto, che lo facciamo dal vivo! Comunque, certamente ho dei rimpianti, ma non ne parlerò in questo contesto.
Sarete in Italia molto presto, ma sfortunatamente in occasione di un solo concerto. Siete tuttavia molto apprezzati nel nostro paese: vi ho visti al Master of Death ed è stato grandioso!
Si, sono d'accordo! Amiamo suonare in Italia perchè i fan mostrano ancora grande interesse e dedizione verso la nostra musica: l'Italia è difatti sempre stato un paese che ci ha supportati sinceramente, inoltre, la cucina è ottima e le ragazze bellissime, hahah!
Le ultime battute sono per te! Dismember reigns!
Fino a che vivranno i Dismember, il death metal regnerà sovrano! Grazie mille per il supporto, amico!!!
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 mar 2008 alle 21:14

Bella intervista Gianluca!! L'ultimo album si preannuncia una bomba!!